La capolista pentastellata attacca i leader del centrodestra in visita a Lamezia: «Non sanno nulla dei veri problemi della nostra terra. Selfie e passerelle non cancellano anni di offese».
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«Quando lorsignori decidono di venire in Calabria a fare i turisti, si limitino gentilmente solo a questo, perché dei veri problemi della Calabria non ne sanno nulla». Con queste parole Elisa Scutellà, capolista del Movimento 5 Stelle, ha commentato la visita in città dei leader del centrodestra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Una nota al vetriolo, che non risparmia accuse pesanti. «Da calabrese – ha dichiarato Scutellà – mi sento offesa, indignata e presa in giro quando un leghista che fa gli interessi del Nord crede che sia sufficiente un selfie per cancellare anni di offese e mortificazioni al nostro territorio».
Il riferimento, diretto a Matteo Salvini e alla Lega, è legato alla lunga storia di contrapposizioni tra il Carroccio e il Mezzogiorno. «Adesso i calabresi sono utili? – si chiede la deputata – Solo perché servono a riempire il vostro bottino elettorale?»
Scutellà non risparmia nemmeno i toni più aspri quando affronta il tema della legalità e del voto libero: «Mi sento ancora più offesa – sottolinea – quando qualcuno ha anche il coraggio di dire che combatte il sistema clientelare, mentre noi calabresi stiamo ancora aspettando le scuse per aver reso la nostra terra scenario di vergogna e umiliazione, dove si è consumata la mortificazione del diritto al voto sancito costituzionalmente».
Il messaggio finale è un invito perentorio: «Tornate a casa – conclude la capolista pentastellata – e magari in Calabria veniteci solo per il Capodanno in Rai».