L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza interviene ancora una volta sulla questione delle strutture complesse di chirurgia negli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce, replicando alle polemiche che negli ultimi giorni hanno alimentato il dibattito politico.

«L’Atto aziendale rappresenta la volontà dell’Azienda, unica titolata e responsabile della pianificazione della rete sanitaria nella provincia di Cosenza», chiarisce la direzione dell’ASP, che definisce «pretestuose» le obiezioni sollevate dopo dieci mesi dall’approvazione della Deliberazione n. 50 di gennaio 2025.

Secondo l’Azienda, quella delibera – che prevede strutture complesse di chirurgia in entrambi i presidi – non è mai stata messa in discussione nei successivi passaggi con i tavoli regionali. «Le modifiche intervenute con le Delibere 919 del 14 aprile 2025 e 2000 del 19 agosto 2025 non hanno alterato il quadro di fondo», precisa l’ASP.

L’Azienda richiama inoltre il DCA n. 78 del 26 marzo 2024, che attribuisce chiaramente alle aziende sanitarie provinciali la competenza sull’organizzazione ospedaliera, nel rispetto degli standard nazionali, e cita gli indicatori di rapporto tra strutture complesse e semplici (1 a 1,31) e il parametro di 17,5 posti letto per ogni struttura complessa fissato dal Comitato LEA.

«Gli atti sono chiari e conformi alle disposizioni nazionali e regionali – ribadisce il management –. Le contestazioni appaiono funzionali a logiche di strumentalizzazione politica, piuttosto che a un reale interesse per il funzionamento dei servizi sanitari».

La direzione sottolinea che «non vi è alcun elemento che possa minare la validità delle deliberazioni adottate» e respinge «i condizionamenti elettorali che cercano di alimentare un contenzioso artificioso per finalità estranee alla corretta programmazione sanitaria».

«Il rispetto rigoroso delle norme – conclude l’ASP – è principio irrinunciabile per garantire trasparenza, legalità e servizi di qualità ai cittadini nei due ospedali».