Una bomba ad orologeria prossima a deflagrare. Sembra essere questa la situazione in cui versa il pronto soccorso dell’ospedale Giannettasio di Corigliano Rossano, presidio su cui si riversa tutta l’emergenza-urgenza del territorio sibarita, con l’aggravante dell’overbooking estivo.

Dopo l’insurrezione di undici infermieri postisi in malattia agli inizi del mese, questa volta sono i medici a non poterne più dei carichi di lavoro. Ed allora capita che il medico che avrebbe dovuto dare il cambio oggi al suo collega del mattino, pare si sia presentato con alcune ore di ritardo.

 Nei giorni scorsi, peraltro, i medici del pronto soccorso sono ulteriormente diminuiti perché il primario facente funzioni, Domenico Urso, pare abbia vinto un concorso e si sia trasferito in Puglia. Quasi impossibile, quindi, reggere le sorti di un reparto del genere con soli tre medici a pieno regime e due in servizio con delle limitazioni.

A Corigliano Rossano si respira, quindi, una situazione surreale ed incandescente, nel peggiore periodo dell’anno, non solo dal punto di vista climatico.

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