di Marco Cribari e Salvatore Bruno

Già nelle dichiarazioni rilasciate nella giornata del suo insediamento alla guida dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, il commissario Vitaliano De Salazar si era detto determinato nel condurre un’azione concreta di rilancio del presidio dell’Annunziata, l’hub di riferimento della provincia, in grave difficoltà nella erogazione di servizi puntuali ed efficienti a causa del sottodimensionamento dei posti letto e del personale, ma anche per le difficoltà nella gestione degli accessi al pronto soccorso, mediamente parliamo di circa trecento richieste quotidiane di prestazioni, rimanendo il nosocomio bruzio punto di riferimento per l’emergenza-urgenza per l’intero territorio.

Ed i cambiamenti non si sono fatti attendere, a cominciare dalla individuazione di due fondamentali figure verticistiche dell’organigramma aziendale, quella di direttore amministrativo e quella di direttore sanitario, le cui funzioni sono state rispettivamente affidate all’ex direttore generale Achille Gentile ed a Francesco Amato già direttore dell’Unità operativa complessa di terapia del dolore e cure palliative.

De Salazar si è poi concentrato sul pronto soccorso per tentare di risolverne o almeno tamponarne le criticità. Si è allora proceduto alla formazione dei triagisti, ovvero del personale di accoglienza dei pazienti con il compito di stabilire, in base alla gravità dei sintomi, la priorità di accesso alle cure. E poi all’ampliamento dei posti letto portati a 59 suddivisi tra Obi ex area Covid e posti aggiuntivi per contenere il sovraffollamento. Rimangono tuttavia le criticità di un segmento in affanno in tutto il Paese anche a causa dell’arretramento storico della medicina territoriale. E tuttavia De Salazar ha voluto verificare personalmente sul campo il livello dei servizi erogati in pronto soccorso ed il motivo delle diffuse lamentele dell’utenza affidate ai social, legate in particolare ai tempi di attesa. Si è allora presentato all’accettazione accusando dei (finti) dolori ad un fianco, seguendo tutta la trafila di un normale paziente.

A confermare la circostanza è stato lo stesso De Salazar il quale, tuttavia, nessuna dichiarazione ufficiale ha voluto rilasciare sulle risultanze di questa sua esperienza da cittadino comune,  poi diventata a tutti gli effetti una visita ispettiva. Intanto nel mese di luglio proprio il pronto soccorso di Cosenza dovrebbe essere interessato ad un intervento di restyling strutturale finanziato con fondi del Pnrr per rendere gli ambienti dell’intero Dipartimento di emergenza più ampi e confortevoli con un ulteriore incremento dei posti letto.