«Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dai medici cubani». Il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo, nell’accogliere il nuovo contingente di medici in arrivo dalla grande isola al centro del Golfo del Messico, rende merito al lavoro dei loro connazionali che da alcuni mesi stanno lavorando prevalentemente negli spoke dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza come quelli di Corigliano Rossano, Castrovillari e Paola-Cetraro.

«Abbiamo esaminato i curriculum e tra i 115 in arrivo, una quarantina dovrebbero prendere servizio nella nostra azienda – spiega il diesse a cosenzachannel.it –. Speriamo di completare la dotazione dei pronto soccorso mentre gli altri andranno a compensare le carenze emerse nei reparti di ortopedia, ginecologia, pediatria. Qualcuno raggiungerà gli spoke, ma buona parte sarà impiegato negli ospedali di San Giovanni in Fiore, Lungro, Cariati, Trebisacce, Mormanno, strutture in cui non siamo riusciti a trovare copertura con i sanitari italiani».

Tracciando un primissimo bilancio sull’esperienza cubana nel servizio sanitario calabrese, Rizzo specifica poi che il 2024 sarà certamente coperto. «I medici cubani già in servizio in questi mesi ci stanno offrendo una grossa mano, in particolare nel settore dell’emergenza-urgenza, ancora carente per le difficoltà a reclutare professionisti del settore sul mercato del lavoro. Hanno acquisito abilità a trattare con la popolazione – conclude Martino Rizzo – e stanno rendendo più facile la quotidianità»

In attesa della nuova colonia di cubani, a Corigliano Rossano – ad esempio – non è difficile vederli passeggiare per le vie del centro e chiacchierare con i cittadini, segno di un’integrazione ormai normalizzata.