Il 27 settembre al Centro Sanitario Unical un evento promosso da A.P.E. ODV con approccio multidisciplinare
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L’endometriosi colpisce circa il 10% delle donne in età fertile, ma resta una malattia poco conosciuta e spesso sottovalutata anche dal mondo medico. Dolori invalidanti, difficoltà nella fertilità, ricadute sulla vita sociale e lavorativa: eppure la diagnosi arriva spesso con anni di ritardo.
Per cambiare questa situazione, l’Associazione Progetto Endometriosi (A.P.E. ODV) ha organizzato per sabato 27 settembre 2025 ad Arcavacata di Rende (CS) una giornata formativa dal titolo “Endometriosi: approccio multidisciplinare alla diagnosi e alla cura”.
Un evento al Centro Sanitario Unical
La formazione, ospitata al Centro Sanitario dell’Università della Calabria, si rivolge a medici di medicina generale, psicologi, biologi nutrizionisti, ostetriche e farmacisti. L’obiettivo è promuovere un approccio multidisciplinare: solo così è possibile affrontare la complessità della malattia. Programma della giornata:
- arte ed endometriosi
- diagnostica e gestione cronica
- terapie farmacologiche
- impatto psicologico del dolore
- ruolo dell’alimentazione
Un percorso completo che mette in rete professionalità diverse e offre ai pazienti un sostegno più efficace. «Dopo anni di diagnosi errate e pellegrinaggi da uno specialista all’altro, ho capito quanto sia importante l’informazione corretta», racconta Maria Carmela Arcidiacono, volontaria A.P.E. «Eventi come quello di Arcavacata dimostrano che è possibile creare una rete di professionisti preparati e sensibili».
Un messaggio forte per le pazienti, che spesso si sentono sole: «Non siete sole – aggiunge Arcidiacono – esiste una rete fatta di volontarie e medici che scelgono di ascoltare e imparare. Insieme possiamo rompere il silenzio e costruire anche in Calabria un futuro diverso per chi convive con l’endometriosi». L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che può causare infertilità nel 35% dei casi. Tra i sintomi: dolori mestruali e ovulatori intensi, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale e dolore nei rapporti sessuali.
Non esistono cure definitive né percorsi di prevenzione, per questo l’informazione è l’unico strumento oggi disponibile per limitare i danni e ridurre i tempi di diagnosi. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio della Regione Calabria e la collaborazione di AGIFAR. Sono previsti crediti ECM per i primi 100 iscritti. L’evento di Arcavacata vuole segnare un passo avanti anche in Calabria, regione spesso penalizzata dalla carenza di servizi sanitari: un’occasione per creare consapevolezza, formare i professionisti e dare più voce alle pazienti.