Tutti gli articoli di Sanita
PHOTO
In un contesto spesso segnato da critiche e sfiducia, la sanità calabrese offre anche esempi virtuosi di efficienza, umanità e competenza. È il caso della vicenda di un giovane paziente originario di Martirano, in provincia di Catanzaro, che ha vissuto una complessa odissea clinica culminata in una risoluzione positiva presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Si tratta di Marco Vento, 33 anni, che ha deciso di condividere con il nostro portale la sua esperienza.
Dopo anni trascorsi nel mondo del pugilato, il paziente ha cominciato a manifestare sintomi gravi e progressivi, inizialmente attribuiti ai traumi sportivi: ptosi oculare, diplopia, difficoltà di deglutizione e respirazione. Una diagnosi accurata presso il presidio Pugliese Ciaccio ha rivelato l’origine neurologica dei disturbi: Miastenia Gravis con neoplasia attiva nel mediastino.
È a questo punto che l’esperienza del personale sanitario calabrese ha fatto la differenza. Il caso è stato preso in carico con tempestività dal dottor Nico Bosco, che ha indirizzato il paziente al reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Annunziata di Cosenza, guidato dalla dottoressa Franca Melfi.
«Senza alcun intervento politico o familiare, né raccomandazioni di sorta» tiene a precisare, il paziente è stato accolto con grande attenzione e accompagnato in un percorso clinico e chirurgico all’avanguardia. L’intervento, eseguito in modalità robotica, ha richiesto particolare abilità per la complessità anatomica della massa tumorale, ma è stato condotto con successo.
Il racconto evidenzia non solo la professionalità della dottoressa Franca Melfi e del suo staff, ma anche un modello di sanità pubblica che opera secondo criteri di merito, tempestività e inclusività. Particolarmente significativo è l’aspetto umano della vicenda: «la disponibilità del personale, l’accoglienza ricevuta anche solo per una richiesta di appuntamento e l’assenza totale di favoritismi, in un contesto spesso accusato di clientelismo» ha detto.