VIDEO | Una nota del ministero degli Esteri riassume le minacce di Washington: per i funzionari regionali «divieto di ingresso negli Stati Uniti». Annunciati 500 nuovi arrivi ma ora è a rischio tutto il contingente
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I guai li annuncia direttamente il ministero degli Esteri con una nota dello scorso 8 settembre che aggiorna le Regioni: «Medici cubani impiegati nei sistemi sanitari regionali italiani». Fin qui tutto bene, il fatto è che la nota illustra un aggiornamento sulla normativa sanzionatoria statunitense. Non dazi ma penali per chi utilizza professionisti sanitari dal Paese caraibico e non si attiene alle ferree regole decise dagli Usa. Suona come un’invasione di campo ma tant’è: la burocrazia avvisa tutti su carta intestata della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per la Calabria una tegola bella grossa che ondeggia paurosamente sul futuro di una sanità spolpata dal piano di rientro che proprio grazie alla presenza dei medici cubani ha trovato il modo di tenere in vita reparti che altrimenti sarebbero stati chiusi. Parola di Roberto Occhiuto, governatore (e commissario alla sanità) uscente che, in campagna elettorale, ha promesso l’assunzione di altri 500 medici grazie all’accordo con il regime.
Medici cubani, le sanzioni minacciate dagli Usa
La comunicazione in arrivo da Roma non è rassicurante: gli Usa minacciano di sanzionare «potenzialmente» anche i funzionari delle Autorità regionali italiane che assumono medici cubani tramite l'intermediazione dello Stato cubano vietando loro (tra le altre cose) l’ingresso nel Paese. Non è una scelta automatica: il ministero degli Esteri spiega che, secondo informazioni dell'Ambasciata italiana a Washington, le misure sanzionatorie statunitensi non sarebbero applicate in due casi specifici. Il primo: quando i medici cubani vengono assunti con contratti individuali rispettosi degli standard internazionali. Il secondo: quando i medici sono retribuiti direttamente, senza l'intermediazione della Comercializadora de Servicios Médicos S.A. (Csmc S.A.), l'agenzia del Ministero della Salute Pubblica cubano che seleziona il personale per le "brigate mediche" da inviare all'estero.
Washington chiede di segnalare vessazioni contro i medici cubani
I due punti richiamano le critiche mosse a tutti gli accordi siglati tra Cuba e le Regioni: gli stipendi, infatti, verrebbero “filtrati” dalla Csmc e ridotti a circa 1.200 euro al mese per ciascun medico. La differenza con la retribuzione base finirebbe allo Stato cubano ed è questo, per gli Stati Uniti, il tasto dolente, il vulnus da sanare con le sanzioni. Altra richiesta: Washington ha invitato le autorità italiane a continuare a monitorare la situazione e ad acquisire informazioni su possibili condizioni vessatorie per i medici cubani impiegati in Italia. Secondo alcuni servizi giornalistici di Cubanet, un sito legato a una rete di esuli, i professionisti assunti in Calabria (e non soltanto loro) sarebbero sottoposti a controlli (troppo) stringenti. Il network LaC ha raccontato le storie di alcuni medici che hanno lasciato il sistema sanitario regionale: uno dei dottori, a Vibo Valentia, si è trasferito in una struttura privata, altri hanno lasciato l’Italia. Il caso è finito al centro del dibattito politico e ha evidentemente stimolato una serie di reazioni – diplomatiche e no – che sono arrivate fino agli Stati Uniti. E poi tornate in Italia sotto forma di minacce americane e raccomandazioni governative.
Le inchieste di Ong e Relatori Onu
È il ministero a ricordare che il ricorso ai medici cubani da parte di vari Stati e regioni è da tempo oggetto di scrutinio da parte di numerose organizzazioni, tra cui varie Ong, la Commissione interamericana dei Diritti umani e i Relatori speciali Onu contro la tratta di persone e le forme contemporanee di schiavitù. Già nel 2019 questi ultimi avevano inviato una comunicazione al Governo cubano richiedendo chiarimenti sul trattamento e le condizioni di lavoro dei medici all'estero, che risulterebbe ancora senza risposta.
Il Governo Usa, che sottopone Cuba a embargo da oltre 60 anni, nei suoi Rapporti sul Traffico di Persone del 2022, 2023 e 2024, cita espressamente le missioni mediche cubane inviate in numerosi Paesi, inclusa l'Italia, evidenziando come questa pratica nasconderebbe forme di sfruttamento lavorativo.
Medici cubani, le sanzioni decise dal Congresso Usa
Ad aprile 2024 il Congresso Usa – ricorda ancora il ministero degli Esteri nella sua nota – ha adottato un provvedimento che prevede sanzioni specifiche, tra cui il divieto di ingresso negli Stati Uniti, per i funzionari di paesi terzi coinvolti nella contrattazione di missioni mediche cubane. A marzo 2025 il Governo statunitense ha confermato l'entrata in vigore di restrizioni sui visti per funzionari di Paesi terzi (e loro familiari) che abbiano agevolato l'arrivo di missioni mediche cubane nei loro rispettivi Paesi. È questo il passaggio che potrebbe coinvolgere anche i funzionari calabresi, sempre se la Calabria non trovasse il modo di retribuire direttamente i medici saltando il passaggio con la Comercializadora.
Guai, per adesso, soltanto «potenziali». Da essi, però, dipende in parte la sopravvivenza della sanità calabrese.