Anche la Cisl medici Calabria si mette di traverso al progetto di trasformazione dell’Annunziata in Azienda Ospedaliera Universitaria, sollevando dubbi sulla legittimità delle nomine dei primari da parte dell’ateneo di Arcavacata, in ragione della progressiva clinicizzazione delle strutture e dei dipartimenti del presidio sanitario. Senza tanti fronzoli il sindacato punta l’indice sulla cooptazione più recente, quella di Andrea Bruni, nuovo direttore della unità operativa complessa di rianimazione e terapia intensiva, qualifica acquisita dopo aver assunto la cattedra di anestesiologia del corso di laurea in medicina dell’Unical. L’esponente Cisl Nino Accoriniti, si riferisce certamente a lui quando cita, a titolo di esempio, il caso di un docente, privo dei sette anni di anzianità di servizio.

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La vicenda è estremamente controversa ed ha stoppato, di fatto, la nomina dei direttori di Dipartimento, quelli costituiti alla luce dell’adozione del nuovo atto aziendale. L’empasse però secondo quanto si apprende da ambienti vicini alla direzione generale dell’ Azienda Ospedaliera, non è strettamente connessa alla questione della presunta carenza di esperienza di Andrea Bruni. La questione sarebbe stata già risolta, infatti, attraverso un quesito presentato al Ministero della Salute. E la risposta degli uffici del dicastero non lascerebbe spazio ad interpretazioni; Andrea Bruni ha i titoli per esercitare l’attività di docente universitario. In quanto tale ha diritto al posto da primario della relativa unità operativa complessa.

Ed in quanto primario di unità operativa complessa può essere nominato direttore di dipartimento. Se quest’ultimo incarico, benché annunciata in collegio di direzione, non è ancora stata ufficializzata, lo si deve allora, con ogni probabilità, agli esiti dell’inchiesta giudiziaria che ha travolto la Dulbecco di Catanzaro, nella quale l’anestesista è rimasto invischiato. Intanto l’adozione del nuovo atto aziendale ha consentito di dare il via libera ai primi concorsi per l’assunzione del personale della costituenda unità operativa di cardiochirurgia, novità assoluta per l’Hub di Cosenza. Messi a bando tre posti di dirigente medico e due posti di tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e della perfusione vascolare. Inoltre si sta procedendo all’implementazione delle piante organiche dell’unità operativa di chirurgia ortopedica, con la previsione di ingaggiare cinque nuovi medici.