Le unità specialistiche che ne facevano parte (da neuroradiologia a neurochirurgia) sono ora aggregate in altri dipartimenti ad attività integrata. I vertici dell’azienda impegnati per non disperdere il patrimonio di competenze accumulato in quasi trent’anni di attività
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Soltanto poche settimane fa l’Unità operativa complessa di Neuroradiologia dell’Azienda ospedaliera di Cosenza ha tagliato il simbolico traguardo delle duemila procedure endovascolari effettuate dal primo intervento che inaugurò nel plesso dell’Annunziata nel 1996, questa tecnica operatoria.
I dati diffusi da Agenas
Gli ultimi dati Agenas disponibili e relativi al 2023 pongono la struttura al secondo posto in Italia per il trattamento in urgenza di aneurismi cerebrali rotti, alle spalle del Careggi di Firenze. Allargando il riferimento all’ultimo triennio, i dati collocano la neuroradiologia bruzia tra i primi cinque centri nazionali per numero di aneurismi rotti e tra i primi dieci per numero di aneurismi non rotti. Statistiche alle quali si aggiunge il significativo incremento di interventi relativi ad altre patologie, tra cui quelle tempo-dipendenti come l’ictus cerebrale, con l’esperienza della Stroke Unit di secondo livello, la prima nata in Calabria, esportata anche all’ospedale Pugliese di Catanzaro, nell’ottica di accorciare le tempistiche di trattamento e ridurre così il rischio di morte o di danni permanenti.
Esperienza da valorizzare
Inoltre, recentemente, l’equipe di neuroradiologia ha trattato, per la prima volta in Calabria, un paziente con ematoma cerebrale sottodurale cronico, condizione frequente nei soggetti anziani. E a esso ne sono seguiti già molti altri, a testimonianza di una proficua collaborazione tra le diverse articolazioni del dipartimento di neuroscienze cui la neuroradiologia fa riferimento e di un bagaglio di professionalità e di esperienza da non disperdere, ma, al contrario, da preservare e valorizzare. Per questo suscita non poche preoccupazioni lo smembramento del dipartimento di neuroscienze, cancellato dal nuovo atto aziendale appena adottato all’Annunziata, con conseguente distribuzione delle specialistiche nelle altre diverse macrostrutture in cui si articola l’organigramma ospedaliero.
In particolare la neuroradiologia guidata da William Auteri, fa capo al dipartimento di diagnostica e radioterapia; la neurochirurgia diretta da Salvatore Aiello e l’oculistica diretta da Pierluigi Fava, adesso ricadono nel dipartimento delle specialità chirurgiche; la Stroke Unit e la neurologia, quest’ultima diretta da Alfredo Petrone, in quello medico-polispecialistico.
Sinergie che salvano la vita
I vertici dell’Azienda ospedaliera sono impegnati per non disperdere il patrimonio di competenze accumulato in quasi trent’anni di attività. Mantenere la sinergia tra le singole unità operative anche adesso che sono afferenti a diversi dipartimenti, sarà in questa ottica fondamentale. Anche per gratificare nel modo migliore la professionalità di eccellenti operatori protagonisti inoltre, di una proficua cooperazione durata due anni, svolta con semplice rimborso spese, H24 e per sette giorni su sette, con i colleghi dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro, prima del loro passaggio all’Azienda Ospedaliera Universitaria Renato Dulbecco, struttura dove la nuova gestione ha invece preferito imboccare una strada differente ed affidarsi per la formazione ad uno specialista esterno, al costo di 2880 euro per 16 ore di lavoro articolate su un piano programmato e al costo di 1440 euro per 8 ore di lavoro in attività d’urgenza.