La deputata calabrese annuncia un grande evento alla Camera con associazioni e artisti per sensibilizzare sull’importanza degli screening e delle cure tempestive
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Simona Loizzo, deputata della Lega
«Il tumore al seno non è invincibile. Si può guarire, si può cronicizzare la malattia e vivere momenti di vita allegri e sensibili. La prevenzione è l’unica arma forte che possiamo usare per vincere questa battaglia». Lo ha dichiarato la deputata Simona Loizzo (Lega), capogruppo in Commissione Affari Sociali e presidente dell’Intergruppo parlamentare sulle nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella, annunciando un importante evento nazionale dedicato alla sensibilizzazione e alla ricerca.
Montecitorio si illumina di rosa il 20 e 21 ottobre
Il Palazzo di Montecitorio sarà illuminato di rosa il 20 e 21 ottobre, in occasione della campagna di sensibilizzazione organizzata da We Brest, progetto che riunisce associazioni, medici e artisti impegnati nella lotta al tumore alla mammella. L’evento principale si terrà il 21 ottobre nella Sala della Lupa della Camera, con la partecipazione di esponenti del mondo politico, della sanità, della cultura e dello spettacolo. Prevista anche una performance artistica che rappresenterà le diverse fasi della malattia: dalla diagnosi alla rinascita, in un percorso simbolico di forza e speranza.
«Quando leggo i numeri molto bassi sugli screening nel nostro Paese – ha spiegato Loizzo – credo che sia una grande sconfitta che condanna molte donne. Serve un impegno collettivo per aumentare la cultura della prevenzione e l’adesione ai programmi di diagnosi precoce». La parlamentare calabrese ha ricordato le iniziative legislative promosse dalla Lega a sostegno delle pazienti oncologiche, in particolare per l’accesso a farmaci salvavita e a percorsi terapeutici integrati.
Loizzo ha poi annunciato che il ministero della Salute ha espresso parere positivo a una misura sostenuta dal suo gruppo parlamentare e inserita nel disegno di legge sulle prestazioni sanitarie, che consentirà di effettuare ricostruzione protesica e mastectomia in un unico tempo chirurgico. «In molte regioni d’Italia – ha aggiunto – questa possibilità è ancora un’utopia. Con questa norma vogliamo garantire tempi più rapidi e dignità alle pazienti che affrontano percorsi oncologici complessi».