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Dal 1° gennaio 2025 cambiano i termini per aderire agli avvisi bonari emessi in seguito ai controlli dell’Agenzia delle Entrate. La modifica, introdotta dal decreto legislativo 108 del 5 agosto 2024, prevede il raddoppio dei tempi per definire gli avvisi derivanti da controlli automatici o formali, passando dagli attuali 30 a 60 giorni.
Gli avvisi bonari sono comunicazioni inviate ai contribuenti per segnalare anomalie emerse nei controlli sulle dichiarazioni dei redditi. Gli errori rilevati possono essere di tipo materiale, come calcoli errati, oppure emersi da incroci di dati con informazioni già in possesso dell’Agenzia.
Cosa cambia dal 2025?
Fino al 31 dicembre 2024 i contribuenti avevano 30 giorni per pagare, chiedere una rateizzazione o fornire chiarimenti all’Agenzia delle Entrate. Dal 2025, questo termine si estende a 60 giorni, mentre in caso di comunicazione tramite intermediari i giorni a disposizione saranno 120.
Non cambia, invece, il termine di 30 giorni per pagare le somme dovute per redditi soggetti a tassazione separata.
Il decreto legislativo 87 del 2024 ha introdotto anche una riduzione delle sanzioni per le violazioni commesse dal 1° settembre 2024. Tuttavia, in caso di ritardi, questa agevolazione sarà applicabile solo per infrazioni avvenute dopo tale data.
Gestione semplificata e digitale
Per semplificare i rapporti con il Fisco, gran parte delle comunicazioni potrà essere gestita online tramite il cassetto fiscale, accessibile con SPID, CIE o CNS. Attraverso questa piattaforma è possibile:
- Visualizzare avvisi bonari in tempo reale;
- Consultare le risposte dell’Agenzia alle richieste del contribuente;
- Monitorare la propria posizione fiscale;
- Verificare lo stato delle impugnazioni.
Il servizio Civis integrato nel cassetto fiscale consente di instaurare un dialogo telematico con l’Agenzia per risolvere eventuali anomalie.
Impugnazione degli avvisi
Come sottolineato dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 24390 del 2022), gli avvisi bonari possono essere impugnati senza attendere la cartella esattoriale.
Le modifiche introdotte mirano a rendere più agevole la gestione degli adempimenti fiscali, fornendo ai contribuenti maggiore tempo e strumenti per regolarizzare la propria posizione.