Si legge sui giornali della volontà di organizzare un sistema di trasporto pubblico integrato per l’area urbana cosentina basata su autobus veloci a corsia dedicata (BRT, Bus Rapid Transit). Certamente l’iniziativa è lodevole per offrire finalmente un servizio efficiente di collegamento pubblico tra il centro città di Cosenza e l’area universitaria di Arcavacata e le aree residenziali di Andreotta, Roges e Commenda. Leggendo i primi dettagli saltano agli occhi due aspetti che spero possano essere riconsiderati immediatamente per rendere il servizio davvero efficiente e funzionale.

Uno, le corse degli autobus veloci devono raggiungere “Cosenza Vecchia” per ricucire il centro storico e culturale dell’area urbana, nel tentativo di rilanciare la vitalità un po’ addormentata del vecchio cuore cittadino, collegando fisicamente le due accademie, quella Parrasiana, con Teatro, Castello, caffè storici, Liceo, antichi palazzi e quella dell’Unical, nuovo straordinario cuore pulsante culturale della Città. Vedrei benissimo il capolinea del nuovo servizio nella meravigliosa “Piazza della Prefettura” come continuiamo a chiamarla.

Due, il tragitto deve essere di andata e ritorno sullo stesso percorso. Evitiamo circolari a senso unico che risultano assolutamente inefficaci dal punto di vista trasportistico. Da una prima lettura del tragitto sembrerebbe che chi parta dall’Unical prima di arrivare a Cosenza debba passare per Andreotta. Spero vivamente di sbagliare. Sarebbe opportuno realizzare tre corse distinte, una sull’asse Arcavacata-Cosenza, la più frequente in termini di corse, con almeno alcune delle quali spinte fino a Cosenza Vecchia, e altre due, una sull’asse Arcavacata-Andreotta e una sull’asse Andreotta-Cosenza.

La pianificazione dei sistemi di trasporto urbano è una attività di ingegneria gestionale fondamentale per la qualità dei cittadini e la valorizzazione del tessuto urbano, e deve essere svolta con il massimo dell'attenzione studiando e analizzando scenari attuali e futuri, pensando che il “trasporto urbano” non solo deve rispondere a una domanda ma può generare una offerta. Sono certo che la scelta dei tragitti e delle frequenze andrà in questa direzione. Tutto ciò nella speranza personale mai tramontata di vedere quanto prima la nascita di una città unica.
*Luigi Martirano, Ordinario di Sistemi Elettrici per l'Energia,  Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Energetica della Sapienza Università di Roma