Venerdì pomeriggio, presso l’Hotel Europa in Rende, si terrà il 67° congresso Nazionale SIGM (Società Italiana Ginnastica Medica), evento molto atteso visto che non si svolgeva in Calabria da ben sei anni, l’ultimo si svolse, sempre nella città di  Rende, nel  2018. Il tema del Congresso dal titolo: “Terapia Medica, Chirurgica ed esercizio fisico”, i limiti del corpo”, ha l’obiettivo di coinvolgere, in un lavoro comune, Medici Specialisti nelle varie branche, Chirurghi, Fisioterapisti ed Educatori motori o Chinesiologi, che si porranno importanti e significativi quesiti, cercando di dare risposte sull’integrazione della  prevenzione e dei risultati chirurgici, sulla riabilitazione e sulla valenza dell’esercizio fisico nel mantenimento dello stato di salute dinamico.

Dal paziente, in quanto tale, alla persona, in un percorso integrato di diagnostica, chirurgia, riabilitazione, terapia fisica, esercizio terapeutico e fisico nella ricerca di un unicità riassumibile in ricerca di stato di salute, dinamico e preventivo. Queste tematiche e i vari professionisti impegnati ci permetteranno di riflettere ad ampio raggio su nuove e vecchie soluzioni nel campo chirurgico riabilitativo e preventivo per il benessere psicofisico della persona.

Questa è la mission della SIGM fin dal 24 aprile 1952, la persona al centro di ogni trattamento e massima apertura a tutti professionisti e gli esperti che hanno l’obiettivo nella ricerca del benessere della persona nel rispetto delle rispettive ed altrui competenze.

L’apertura del congresso sarà a cura degli organizzatori  Biagio Amato e Giovanni De Vico e dei presidenti Antonio Aloisi e Carmelo Massimo Misiti, vi saranno ben sei sessioni dove verranno svolte letture magistrali da parte di luminari della materia, intervallati da relazioni scientifiche, con interventi teorici pratici, il congresso ha ricevuto  12 accreditamenti ecm. Chiuderà i suoi lavori con una tavola rotonda organizzata dall’associazione ETS CALCIA L’AUTISMO moderata dal presidente della stessa, Luigi Lupo, dal tema “Diversi perché Unici” inserita nell’omonimo progetto di cui al DGR 161/23 promosso dall’ATS 2 Paola-Cetraro in condivisione con altre tre ETS.