In Commissione attività produttive presentati i risultati del Cosenza Open Incubator e il programma di eventi “E-Venti”
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Il centro storico di Cosenza torna ad essere motore di innovazione e creatività. È quanto emerso nella seduta della Commissione attività economiche e produttive di Palazzo dei Bruzi, presieduta dalla consigliera comunale Assunta Mascaro, dedicata allo stato di avanzamento del progetto Cosenza Open Incubator, l’iniziativa finanziata dal Ministero della Cultura nell’ambito del CIS Cosenza-Centro Storico e realizzata dall’Università della Calabria.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati raggiunti dall’incubatore insediato nel Complesso di Vico San Tommaso, noto come Palazzo Spadafora, dove nove imprese culturali e turistiche stanno sviluppando idee e servizi legati alla valorizzazione del patrimonio cittadino. A rappresentare l’Università della Calabria lo staff di progetto guidato dal prof. Maurizio Muzzupappa, Responsabile scientifico e Delegato al Trasferimento Tecnologico dell’ateneo.
Sono intervenute anche quattro delle realtà imprenditoriali attive nella struttura. 3DPlus ha raccontato il percorso che la sta portando a proporre esperienze immersive sulle Terme Romane attraverso un accordo con la Soprintendenza. Missione al Cubo ha illustrato l’offerta di divulgazione astrofisica destinata alle scuole. Osacuca ha descritto l’avvio del proprio showroom di gioielli in ceramica nel centro storico. Ellebi Lab ha portato la sua esperienza nella produzione artistica dedicata ai residenti e ai visitatori.
Durante la seduta è stata presentata anche la rassegna “E-Venti: venti di creatività al Cosenza Open Incubator”, in programma fino al 31 dicembre e pensata come spazio di incontro tra imprese e comunità attraverso laboratori, workshop e iniziative basate su artigianato creativo, turismo esperienziale, sostenibilità ed educazione scientifica.
L’incontro ha registrato la partecipazione di diversi consiglieri comunali, che hanno manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dall’Università e chiesto di proseguire nel percorso avviato nel cuore della città. Lo stesso prof. Muzzupappa ha confermato la volontà dell’ateneo di mantenere e potenziare l’incubatore anche oltre la conclusione del finanziamento, trasformandolo in uno spazio permanente di sostegno all’impresa culturale.

