Un piccolo passo, ma così profondo da lasciare il segno (e magari l’inizio di un lungo cammino, si vedrà). Ecco il peso specifico dell’impronta che l’Unical lascerà nel centro storico di Cosenza. Dopo gli annunci, i bandi, le graduatorie, adesso si parte per davvero e l’immaginazione lascia il posto a un luogo reale e, si spera, vitale. Dall’1 settembre Palazzo Spadafora, nello storico quartiere di Santa Lucia, ospiterà un incubatore di start up, e saranno venti le prime aziende brend new a varcare la soglia di Cosenza Vecchia rompendo il ghiaccio.

Di fatto è un evento storico, perché l’Università è da tanto tempo che accarezzava l’idea di arrivare anche in quei luoghi, così come Cosenza sognava di far rivivere la sua zona antica attraverso una ramificazione dell’ateneo. Dunque, dicevamo, dal primo settembre si comincia, e per festeggiare tra Arcavacata e Palazzo dei bruzi si sta pensando a un grande evento inaugurale i cui dettagli saranno messi a punto nelle prossime settimane.

Altre novità, sul piano dei Cis, riguardano nuovi cantieri pronti all’avvio: piazza Amendola, i parcheggi e l’ascensore di Porta Piana, i Giardini urbani diffusi. Riguardo a questi c’è già stato il verbale di consegna lavori al Comune e molto presto lo stesso avverrà per il cantiere relativo al muro storico di Porta Piana.

Il restyling continua a pieno ritmo, forti dei 90 milioni che dovrebbero sistemare molte situazioni rimaste in sospeso, soprattutto dal lato culturale (pensiamo solo alla Biblioteca civica o alla casa delle Culture o al cinema Italia), gli amministratori bruzi hanno presentato Cosenza come candidata per la Capitale della Cultura 2026. In attesa di vedere i primi frutti di una lunghissima semina, la città si prepara ad affrontare un autunno che si preannuncia ancora più “caldo” di questa estate torrida.