Ci si aspetta grandi cose dalla stagione turistica 2025, che è appena cominciata ed ha già rivelato il suo volto. Nonostante il tempo incerto delle scorse settimane, la costa tirrenica cosentina ha già fatto registrare il boom di presenze durante il ponte del primo maggio e ha replicato nel fine settimana appena trascorso, anche grazie alla chiusura delle scuole.

Prezzi sostanzialmente invariati

Ma quanto costa oggi trascorrere una giornata sulla costa della Riviera dei Cedri? Cos’è cambiato rispetto allo scorso anno? Per capirne di più, abbiamo chiesto ad Antonio Giannotti, presidente del Sindacato Italiano Balneari Confcommercio Calabria, profondo conoscitore del settore.

«I prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati», ha detto alla nostra redazione e la forbice varia, per tutti, dai dieci ai venti euro giornalieri, con punte di venticinque euro», ma solo in alta stagione.

Per comprendere questo dato, bisogna fare una distinzione. Il costo giornaliero di due lettini e un ombrellone varia chiaramente in base al periodo, ma non solo. Bisogna anche tener conto della fila in cui si intende prendere la tintarella; più l’ombrellone sarà vicino alla riva, maggiore sarà il prezzo. «Tuttavia – spiega Giannotti – qualora i turisti abbiano intenzione di soggiornare a lungo, possono sottoscrivere un abbonamento, settimanale o mensile, con cui è possibile avere significativi sconti».

Sempre più servizi

Benché i prezzi siano complessivamente rimasti stabili rispetto allo scorso anno, Giannotti assicura che gli addetti ai lavori hanno enormemente per incrementare i servizi e offrire ai propri clienti un soggiorno sempre più piacevole e confortevole.

Tra i servizi degni di nota, c’è quello che riguarda gli amici a quattro zampe. Se accogliere cagnolini di piccola taglia è ormai diventata una prassi per gli stabilimenti balneari, per quelli di taglia media e grandi è necessaria la creazione di punti appositi adeguati alle loro esigenze, che garantiscono la sicurezza di tutti, come avviene sempre più spesso. «È chiaro – spiega ancora Giannotti – che poi si deve fare affidamento sul buon senso di ognuno. Evitare l’esposizione dei nostri amici animali nelle ore più calde della giornata, anche se ci sono degli spazi dedicati a loro, è fortemente consigliato».

Via le barriere architettoniche

Altro punto fondamentale è l’inclusività. Non lo dice soltanto la legge che nei luoghi pubblici le barriere architettoniche devono essere abbattute; consentire il libero accesso ai lidi a tutte le persone, anche quelle con disabilità, è un fatto di civiltà e quindi necessario. Di conseguenza, oggi «il 98% dei lidi calabresi – assicura il presidente Sib – è pensato per consentire l’accesso alle persone con disabilità». Il 2% dei lidi inaccessibili sorgono in una particolare posizione geografica, a cui si accede, ad esempio, soltanto attraverso una via scoscesa o una scalinata. Per il resto, via libera al divertimento per tutti, anche grazie alle sedie job, speciali sedie dalle grandi ruote capaci di trasportare le persone con disabilità motoria fino in acqua. Se in passato le sedie job nei lidi erano una rarità, oggi occupano la cima delle priorità di ogni operatore balneare che ha a cuore il benessere dei suoi clienti.