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Il Coniglio Comunale di Cosenza ieri pomeriggio in apertura di seduta ha ricordato Franco Piperno, storico leader di Potere Operaio ed ex assessore di Palazzo dei Bruzi. Il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca ha chiesto all’aula di osservare un minuto di raccoglimento, subito dopo è stato il consigliere comunale Francesco Graziadio a commemorare l’ex amministratore, nonché ideatore ed ispiratore del Planetario. Graziadio ha ricordato quando prese per la prima volta la parola in pubblico a Radio Ciroma e fu proprio con Piperno.
«Un uomo – ha detto – che è stato mille cose insieme, leader di Potere Operaio, del movimento politico del ’68, intellettuale stimato in tutta Europa, professore straordinario ed anche assessore al comune di Cosenza». Poi Francesco Graziadio torna sulla questione della camera ardente per Franco Piperno. «Abbiamo perso un’occasione non ospitando la camera ardente di Piperno in Comune. Fu una parentesi la sua come assessore, ma la sua figura travalicava i confini. Sarebbe stato bello vederlo qui. Abbiamo perso un’occasione come città e come amministrazione. Piperno fece tanto per il centro storico ed è stato innovativo nel suo rapporto con i rom. Fece da stiolo all’allora assessore alla Cultura Franco Dionesalvi per il Festival delle Invasioni».
«A Franco Piperno la Sala delle Stelle del Planetario»
«E poi l’impegno per il Planetario che oggi ci mette di fronte ad una posizione scomoda. Vogliamo che il Planetario ridiventi attivo ed aspettiamo che parta il project financing per la riapertura della struttura. C’è una grande voglia di tornare a vedere le stelle. Il Sindaco saprà scegliere bene – sottolinea –. Piperno, rispetto a certe cose aveva una forma di pudore, battendosi notevolmente perché fosse intitolato a Giovambattista Amico. Pertanto la sala delle stelle all’interno del Planetario potrebbe essere una soluzione».
Quindi si attarda ancora un po’ a tracciarne il profilo. «Trasmetteva a tanti la sua idea di partecipazione, l’idea, cioè, che questo palazzo fosse aperto ai contributi esterni. E per questo teorizzava la democrazia partecipata. Aveva un pensiero irriverente perché la riverenza non l’aveva nei confronti di nulla. Per lui il tempo aveva una funzione politica. Il tempo per Franco Piperno era il cardine per rileggere tutta la storia. Quando si faceva strada la globalizzazione, anti teticamente continuava a parlare di genius loci». E ancora: «tenne acceso il nostro spirito critico, con fierezza ed umiltà. Tocca a noi fare in modo che la sua eredità non vada perduta».
Caruso: «Ricorderemo Franco Piperno con un’iniziativa»
All’intervento del consigliere comunale Francesco Graziadio ha fatto seguito quello del Sindaco Franz Caruso che ha ricordato l’uomo, il docente, appassionato, il politico e l’amministratore della città. «Franco Piperno era poliedrico ed aveva tante qualità. Con Franco – ha aggiunto Franz Caruso – nonostante non avessimo avuto sempre identità di vedute e nonostante qualche “scontro” polemico pubblico, passata la fase particolarmente calda, nel confronto anche dell’esperienza amministrativa vissuta nella nostra città, ci sono stati momenti di confronto, non moltissimi per la verità, anche perché abbiamo avuto vite ed esperienze diverse, però non c’è dubbio alcuno che fosse una delle intelligenze più vive della nostra realtà regionale».
Per Franz Caruso, Piperno era «una persona con la quale era piacevole confrontarsi, mai banale e mai conformista, sempre qualcosa di più e di diverso rispetto alla normalità del giudizio e della valutazione su tanti temi sui quali era solito intrattenersi a discutere». Il Sindaco ha ringraziato il consigliere Graziadio per l’appassionato ricordo di Franco Piperno, ma anche per aver contribuito a chiarire il dibattito che si era acceso nei giorni scorsi sulla destinazione della sede comunale come camera ardente. A questo proposito Franz Caruso ha chiarito che in quel momento era fuori sede ed era in viaggio quando è stato contattato, dopo che erano state assunte determinate decisioni da parte della compagna di una vita di Franco Piperno.
«Ho chiamato poi, mentre mi trovavo in viaggio, per esprimere il mio cordoglio ed anche l’eventuale disponibilità a rivedere la norma regolamentare che non consentiva l’utilizzo del salone di rappresentanza per questo tipo di partecipazione al cordoglio per la scomparsa di un ex assessore. Anche in quella sede a Marta Petrusewicz avevo detto – ha proseguito il Sindaco – che l’impegno dell’Amministrazione comunale non si sarebbe fermato solo al ricordo di Franco, ma anche a porre in essere insieme un’iniziativa per ricordare l’azione di Piperno per la nostra città».
Quindi il primo cittadino ha ricordato ancora nel suo intervento in Consiglio comunale che «Franco Piperno non è stato solo amministratore del Comune ed assessore, ma anche un docente straordinario dell’Università della Calabria e forse è stato anche giusto ricordarlo in quella che è stata la sede dove più e meglio di altri ha esercitato il suo ruolo di docente». Subito dopo Franz Caruso ha annunciato il percorso che sarà seguito dall’Amministrazione comunale per ricordare Franco Piperno. «Lo faremo – ha spiegato – con un’iniziativa che possa mettere al centro quella che è stata la sua creatura, la cosa più importante che ha realizzato durante il suo percorso di amministratore della nostra città che è appunto il Planetario, una struttura moderna, meravigliosa, ma bisognevole di interventi per essere recuperata».
Un ultimo passaggio del suo intervento Franz Caruso lo ha dedicato alla questione dell’intitolazione del Planetario. «Ho letto la proposta del capogruppo del PD Francesco Alimena di intitolare a Franco Piperno il Parco delle scienze. Avevamo pensato di intitolare l’intero Planetario a Franco Piperno, e ci siamo confrontati con Francesco Alimena, ma abbiamo rinvenuto l’atto deliberativo con il quale era stato intitolato a Giovambattista Amico. Si è pensato ad altro e la proposta di Alimena è certamente degna di attenzione. Anche se alla proposta di Francesco Graziadio io mi sento di dare già un’adesione personale, perché ricordare la figura del docente e fisico in quello che è un luogo simbolo dell’impegno di Franco Piperno, la sala delle stelle, è più adeguato e più simbolico del suo interesse, e potrebbe essere la soluzione in grado di dare dignità e importanza al ricordo di quello che è stato l’impegno di Franco in quella direzione. Anche in ragione di quell’impegno che insieme avevamo preso negli ultimi tempi per il recupero del Planetario, faremo una cosa utile e giusta a ricordarlo con l’intitolazione della sala delle stelle».