Dal 5 all’8 ottobre 2025, una delegazione composta da 27 membri della famiglia Scanga, provenienti da diverse città degli Stati Uniti, ha fatto ritorno a Lago, paese d’origine della famiglia. Il ritorno ha avuto il sapore della riscoperta e dell’omaggio alle origini. Francesco Scanga (1887–1965), capostipite della famiglia, nacque proprio a Lago e nel 1905 emigrò negli Stati Uniti. Nel 1912, lì, sposò Eleonora Magliocco (1896–1962), anch’essa originaria di Lago.

Da questo matrimonio nacquero undici figli, portando avanti la tradizione e i legami con la terra d’origine. Durante questo viaggio, le nuove generazioni della famiglia hanno avuto l’occasione di riscoprire le proprie radici, di onorare la memoria degli antenati, e di condividere momenti di autentica comunione con la comunità locale, in un abbraccio tra passato e presente, tra storia personale e collettiva.

Gli ospiti sono stati accolti con cordialità dal Presidente dell'Associazione Laghitani Nel Mondo, Giuseppe Cino, e dai rappresentanti dell’agenzia My Bella Vita Travel, che ha gestito l’organizzazione dell’evento con professionalità, attenzione ai dettagli e uno spiccato senso dell’ospitalità. La visita si è aperta domenica 5 ottobre con la celebrazione di una messa al Santuario della Madonna delle Grazie di Lago, in suffragio degli antenati emigrati e di tutti i membri della famiglia. Il momento, vissuto con profonda partecipazione, ha segnato l’inizio di un’esperienza toccante e condivisa.

In serata, i partecipanti si sono ritrovati per una cena conviviale presso la Pizzeria "La Chimera"-Aria di Lupi, primo momento di festa, racconti e ricordi tramandati di generazione in generazione. Il 6 ottobre è stato il cuore pulsante dell’intera visita, con una giornata ricca di appuntamenti significativi. La mattinata è iniziata con un momento di profonda riflessione al cimitero di Lago, dove i partecipanti hanno raccolto il silenzio intorno a sé per rendere omaggio ai loro cari defunti.

Nella quiete della Chiesa di Santa Maria del Soccorso, le preghiere si sono levate come un ponte tra passato e presente, unendo le generazioni in un abbraccio di memoria e affetto. Quel momento, carico di emozione, ha risvegliato il legame intimo con le radici più profonde, sigillando simbolicamente un cerchio di amore e riconciliazione che attraversa il tempo. Il “giro” è poi proseguito con la visita del centro storico di Lago e delle principali chiese del paese: San Giuseppe, la SS. Annunziata e, in particolare, la chiesa di San Nicola, dove furono battezzati i loro antenati.

Qui hanno potuto ammirare i dipinti di Raffaele Aloisio e Cristoforo Santanna, custoditi nella pinacoteca parrocchiale, autentico scrigno di arte, storia e spiritualità che da sempre caratterizzano la comunità di Lago. I partecipanti hanno visitato anche il Mubis Biblioteca Museo – Italo Scanga – che custodisce opere dell’artista laghitano presenti in importanti musei degli Stati Uniti e d’Europa, segno tangibile di un legame culturale che travalica i confini. La mattinata si è conclusa con la visita ufficiale al Comune di Lago, dove la famiglia è stata accolta dal Sindaco Enzo Scanga.

A nome dell’intera cittadinanza, il primo cittadino ha rivolto un caloroso benvenuto, sottolineando l’importanza del ritorno alle origini: «Lago non dimentica i suoi figli lontani. Il vostro ritorno è la dimostrazione che l’identità familiare e culturale è più forte della distanza», ha affermato il primo cittadino. La Signora Mary Beth de Ribeaux Scanga, con profonda gratitudine e affetto, ha omaggiato il Sindaco di Lago e l’intera comunità con un quadro che raffigura la prima “farm” fondata dalla famiglia Scanga in terra d’America: «Questo simbolo rappresenta non solo le radici storiche della nostra famiglia, ma anche il legame indissolubile con questa terra e la sua gente. Che possa essere un segno di riconoscimento e amicizia duratura tra la nostra famiglia e la città di Lago».

Successivamente, Giuseppe Cino, a nome dell'Associazione Laghitani nel Mondo, ha omaggiato ciascuno dei presenti con il "Passaporto delle Radici". Il Passaporto delle Radici non è solo un documento simbolico: è il segno di un'appartenenza che attraversa il tempo, le generazioni e le distanze. Il pranzo a cura di Ferdinando Sacco, si è tenuto nei locali messi a disposizione dell’Amministrazione Comunale di Lago, dove sono stati presentati piatti tipici di Lago, con particolare attenzione ai famosi “culluri laghitani” alle patate “mpacchiuse”, alla soppressata laghitana innaffiate da un buon vino di Lago e la degustazione dei dolci tradizionali laghitani, preparati con cura e maestria dalla Panetteria-Pasticceria Iuliano Paolo di Paolo Iuliano.

Poco dopo, la delegazione ha raggiunto la casa natale di Francesco Scanga, in località “Fellito” — luogo simbolico e carico di significato, appartenuta al nonno e bisnonno di molti dei presenti, accompagnati da Gustavo e Maria Sacco . Gustavo ha illustrato con dovizia di particolari i luoghi circostanti, dipingendo con parole vivide gli scorci e le atmosfere che li rendono così unici e carichi di storia. La sua narrazione ha coinvolto tutti, trasportandoli idealmente in quei luoghi così profondamente legati alle radici familiari. Davanti a quella dimora, custode silenziosa di legami senza tempo, si è levato un silenzio sacro, un respiro condiviso di emozione e riverenza, un tributo muto a ciò che è stato e che, come un filo invisibile, continua a vivere nel cuore di chi sa ascoltare.

La giornata si è poi conclusa con una cena presso la Pizzeria AllaChiazza , dove i partecipanti hanno potuto gustare altre specialità locali in un clima di allegria e condivisione. La sera del 7 ottobre, il gruppo, appena rientrato dalla visita a San Floro (CZ), si è ritrovato al punto panoramico di Lago, dove il sole, con un lento e dolce abbandono, ha iniziato il suo tuffo nel mare, tingendo l’orizzonte di un arancio caldo e di porpora profondo, come un ultimo respiro di luce prima della notte. In lontananza, il profilo maestoso e fumante dello Stromboli si ergeva come un guardiano silenzioso, testimone di quella meraviglia fugace, quasi sospesa tra sogno e realtà.

La serata si è conclusa con una cena di commiato presso la Pizzeria La Rondine Andbar di Aria di Lupi Lago, momento di saluti, ringraziamenti e condivisione degli ultimi ricordi, prima del rientro negli Stati Uniti. Nei giorni del soggiorno, oltre ai momenti conviviali e di memoria, la famiglia ha potuto toccare con mano la storia del paese, assaporare le tradizioni gastronomiche, e rinsaldare un legame che supera le distanze.

«Questo viaggio ci ha toccato nel profondo», ha dichiarato Mary Beath Scanga , promotrice insieme al marito Eugene de Ribeaux di questa visita. «Molti di noi conoscevano Lago solo attraverso le storie dei nonni. Ora, finalmente, possiamo dire di averlo vissuto.» La dichiarazione di Mary Beath Scanga è carica di emozione e significato, e sottolinea il valore profondo di un viaggio che va oltre il semplice turismo: si tratta di un ritorno alle radici, alla memoria familiare, all'identità. L’Associazione Laghitani nel Mondo desidera esprimere la propria profonda gratitudine a tutti i discendenti della famiglia Scanga per la recente visita a Lago.

Un momento ricco di emozione e significato, che ha rafforzato il legame indissolubile tra la nostra comunità e i suoi figli emigrati nel mondo. Un sentito ringraziamento va a Juan Luche Muzzillanji (Gianluca) e Luigina di My Bella Vita Travel , all’autista Denni Mazzuca della ditta Preite, a Sergio Mazzotta, a Maria e Gustavo Sacco, e alla “grande” Bianca Perri, per la loro gentilezza, disponibilità e prezioso contributo nell'accogliere e accompagnare i nostri ospiti, rendendo il loro soggiorno a Lago speciale e indimenticabile. Questi incontri non sono solo occasioni di festa, ma veri e propri ponti tra passato e presente, tra le radici e il futuro. “Nelle cose che facciamo mettiamoci il cuore, fa la differenza. E la differenza è tutto”.