VIDEO | Il presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università della Calabria commenta la riforma del ministro Bernini e illustra i criteri con cui a gennaio sarà composta la graduatoria nazionale degli iscritti al primo anno: «Nel nostro ateneo sono disponibili 173 posti, e grazie alla collaborazione con l’ospedale di Cosenza è cresciuto anche il numero delle Scuole di specializzazione»
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«Una prima esperienza che sicuramente avrà bisogno di un restyling, perché il periodo di erogazione della didattica è stato troppo breve, come pure il tempo che gli studenti hanno avuto a disposizione per preparare i tre esami di biologia, chimica e fisica». Marcello Maggiolini - presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi della Calabria - commenta l’esordio del Semestre filtro, che quest’anno ha sostituito l’accesso a numero chiuso e il famigerato “quizzone” di cultura generale.
Nei quarantaquattro atenei italiani sono circa 17mila i posti disponibili, a fronte di 55mila aspiranti camici bianchi. L’appello svoltosi lo scorso venti novembre è stato una debacle: bocciato il novanta per cento degli studenti, soltanto il ventidue percento ha superato l’esame di biologia e chimica, mentre appena il dieci percento degli studenti ha preso almeno diciotto alla prova di fisica. Si spera che i risultati del secondo appello, tenutosi lo scorso dieci dicembre, possano essere migliori. Programmi avanzati o studenti promossi alla Maturità troppo facilmente?
Il professore Marcello Maggiolini la vede così: «Bisogna tenere conto delle differenti situazioni territoriali. Non tutti gli studenti viaggiano alla stessa velocità, quindi in futuro dovranno essere messi nella condizione di poter approfondire nozioni che, in gran parte, sono nuove rispetto alle conoscenze precedenti».
Il prossimo dodici gennaio sarà pubblicata la graduatoria nazionale e gli studenti che avranno superato almeno due prove tra chimica, biologia e fisica scopriranno quale tra le dieci sedi universitarie indicate sarà stata loro assegnata. Il professore Marcello Maggiolini aggiunge: «Se dovessero rimanere ancora dei posti liberi, saranno destinati probabilmente a coloro che abbiano superato uno soltanto dei tre esami previsti per l’accesso alla facoltà di Medicina. Poi, ci sarà tempo fino a febbraio per recuperare i crediti formativi accumulati».
Per gli studenti che non avranno conseguito almeno un diciotto si apriranno invece le porte dei cosiddetti corsi di laurea affini, come Farmacia o Scienze infermieristiche. «Negli anni precedenti - continua il professore Marcello Maggiolini - abbiamo registrato all’Unical casi di studenti che non avevano raggiunto la valutazione necessaria; si sono iscritti ai corsi affini, e poi hanno ritentato l’anno seguente con successo. Pertanto, io invito tutti gli studenti a crederci e a continuare a prepararsi».
La facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Unical mette a disposizione delle matricole 173 posti, numero in crescita rispetto al passato. Il presidente del corso di laurea Marcello Maggiolini conclude con orgoglio: «Di anno in anno, aumenta pure la disponibilità delle scuole di specializzazione, grazie alla sinergia tra l’ateneo di Arcavacata e l’ospedale “Annunziata” di Cosenza, dove già prestano servizio numerosi professori universitari. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai giovani calabresi una formazione avanzata, in modo che non debbano più essere obbligati a lasciare la loro terra, rischiando di non farvi ritorno».

