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Il 10 giugno 2023, la notizia della morte del professor Nuccio Ordine vestì a lutto non solo la sua Diamante, ma l’Italia intera. Il suo carattere effervescente, i suoi studi, la passione per la ricerca e la storia, la sua competenza e personalità avevano fatto del docente una delle figure più interessanti e stimate dell’intero panorama culturale mondiale. Era infatti considerato «il saggista italiano più conosciuto nel mondo» e uno degli studiosi di punta del Rinascimento e di Giordano Bruno, a cui aveva dedicato scritti ormai considerati dei classici: “La cabala dell’asino: asinità e conoscenza in Giordano Bruno” (1987), “La soglia dell’ombra: letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno” (2003), “Contro il Vangelo armato: Giordano Bruno, Ronsard e la religione” (2007).
L’elenco dei suoi successi è così lungo da perderne il conto. Come cattedratico, ha insegnato in atenei tra i migliori del mondo: Yale, New York University, École Normale Supérieure di Parigi, Paris-Sorbonne, Sorbonne Nouvelle, Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt, per citarne solo alcuni. Era inoltre ordinario di Letteratura italiana all’Università della Calabria.
Collaboratore del Corriere della Sera per le pagine culturali, ha presieduto il Centro internazionale di studi telesiani, bruniani e campanelliani e ha fatto parte del comitato scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani.
Fin qui il passato, triste perché segnato da una perdita prematura. Ma il presente non è meno cupo: a due anni dalla morte, gli omaggi allo studioso si contano sulle dita di una mano. Nel primo anniversario della sua scomparsa, l’Unical non gli ha dedicato neppure una giornata di studio, un ricordo o un’iniziativa, nonostante fosse uno dei docenti più popolari e importanti della sua storia.
Cosenza, però, sembra intenzionata a non restare tra gli assenti. Il sindaco Franz Caruso e la consigliera Antonietta Cozza e il stanno infatti lavorando per onorare la memoria di Nuccio Ordine e incastonarla nella storia della città dei Bruzi. Il progetto non è solo un’idea che fluttua nell’aria, ma si è concretizzato in una mozione che propone la concessione della cittadinanza onoraria allo studioso proprio in occasione di una data speciale: il 18 luglio, giorno in cui Ordine avrebbe compiuto 67 anni.
“Il conferimento della cittadinanza onoraria post mortem al Professor Nuccio Ordine, è il riconoscimento più significativo che la nostra istituzione, attraverso il Consiglio comunale, possa attribuire per onorarne la memoria e per continuare a valorizzare il grande patrimonio di conoscenza che ha contribuito a costruire e che rappresenta un eccezionale lascito per le nuove generazioni – ci spiega il sindaco Franz Caruso -. Nuccio Ordine, al quale mi legava una sincera amicizia personale, è senza ombra di dubbio una delle figure più colte che la Calabria e l’intero Paese abbiano potuto annoverare nella loro storia recente, ma anche una personalità dotata di un bagaglio accademico, costruito su studi e ricerche incessanti che gli hanno procurato, nel corso della sua luminosa carriera universitaria, prestigiosissimi riconoscimenti tributati dagli atenei di tutto il mondo e dalle istituzioni più diverse ed accreditate. Nuccio Ordine era uno dei massimi studiosi del Rinascimento e di Giordano Bruno e la città di Cosenza gli è ancora grata perché egli volle pervicacemente perseguire l’obiettivo di far nascere, nel nostro centro storico, a Palazzo Caselli-Vaccaro, il Centro studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani del quale era Presidente, con il dichiarato proposito di offrire agli studiosi di tutto il mondo le opere di Telesio, Giordano Bruno e Campanella, sparse ovunque, nelle altre biblioteche, ed anche tutta l’opera critica sui tre pensatori, per farne un centro di eccellenza ed un vero e proprio polo filosofico. La sua figura continuerà a rappresentare un esempio luminoso di dedizione intellettuale e impegno civile, valori che arricchiscono profondamente la nostra comunità”.