Tutti gli articoli di Societa
PHOTO
In un’Italia spesso scoraggiata dall’indifferenza e dal degrado urbano, un manipolo di bambini cosentini ha dato una lezione di civiltà. Dalle 9 alle 10:30 del mattino, nel cuore dei quartieri Riforma e Rivocati, si è svolta una vera e propria azione simbolica di cittadinanza attiva: i bambini del campo estivo “Piccoli Cittadini in Azione” si sono trasformati in ispettori civici, pronti a osservare, segnalare e – con garbo – multare comportamenti incivili.
Con indosso cappellini colorati e pettorine, armati di blocchetti per le “multe gentili” e tanta voglia di rendere migliore la propria città, i bambini hanno camminato per le strade sotto la guida degli educatori Paolo Spinelli, Marilina Fucile e Alessia De Giovanni. La missione? Osservare e stimolare comportamenti corretti attraverso il dialogo, il sorriso e piccoli gesti educativi.
Le multe che fanno sorridere… e riflettere
L’idea delle “multe gentili” nasce da un approccio pedagogico basato sulla responsabilità condivisa: ogni bambino, davanti a una scena di inciviltà – una cartaccia gettata a terra, un’auto parcheggiata sul marciapiede, un passaggio pedonale ostruito – ha potuto lasciare un cartellino disegnato a mano, colorato e ironico, che ricordava con dolcezza e creatività la regola infranta.
“Non ti arrabbiare, ma la carta va nel cestino!” si leggeva su uno dei biglietti, accompagnato da un disegno di un bidone sorridente. Oppure: “Questo marciapiede è anche mio, ti dispiace se lo usiamo insieme?” con il disegno di due bambini che camminano mano nella mano.
L’effetto? Sorprendente. Molti dei “multati” hanno sorriso, si sono scusati e hanno persino modificato il proprio comportamento sul momento, dimostrando che l’educazione – quando è fatta bene – sa toccare anche i cuori più distratti.
Un’estate tra legalità, arte e pace
L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto educativo e sociale che coinvolge circa 30 bambini tra i 7 e gli 11 anni, nel campo estivo “Piccoli Cittadini in Azione”, attivo dal 9 giugno all’11 luglio 2025.
Il campo non è un semplice luogo di intrattenimento, ma un percorso strutturato di educazione civica, legalità, arte urbana e solidarietà. Un vero laboratorio di comunità, in cui i bambini diventano protagonisti attivi della trasformazione urbana e sociale, imparando a riconoscere il valore delle regole, del dialogo e della partecipazione.
Sostenuto anche dalla Fondazione Casa San Francesco, il campo si svolge nei suggestivi spazi del Chiostro Maddalena, presso il Santuario SS Crocifisso, e utilizza luoghi come il Parco della Scienza e l’orto dei frati per attività all’aperto e di gruppo.
Il murales con Francesca Mazzagatti: arte che lascia il segno
La scorsa settimana, il campo ha ospitato un momento speciale: l’artista urbana Francesca Mazzagatti ha guidato i bambini nella creazione di un murales collettivo all’interno del Parco della Scienza. Un’opera colorata, piena di simboli e messaggi positivi, che resterà come testimonianza visiva dell’impegno dei piccoli cittadini per una città più bella e più giusta.
Il murales rappresenta una grande mano che raccoglie piccoli gesti – una carta buttata nel cestino, un abbraccio tra bambini, un seme che cresce – a significare che la cittadinanza si costruisce ogni giorno, un’azione alla volta.
Giovedì: in campo con guanti e bustoni
Giovedì 26 giugno i bambini torneranno in azione per una nuova missione: la pulizia simbolica del quartiere. Armati di guanti, pinze e sacchi per i rifiuti, i piccoli partecipanti ripuliranno alcune zone del quartiere che ospita il campo.
L’obiettivo non è solo raccogliere immondizia, ma sensibilizzare la comunità e mostrare che anche i più piccoli possono – e vogliono – prendersi cura della loro città. Un gesto concreto per ribadire che il decoro urbano è responsabilità di tutti e che il rispetto per l’ambiente inizia dalle piccole cose.
Venerdì: flash mob per la Palestina
Venerdì 27 giugno, a chiusura di una settimana dedicata alla memoria storica, alla pace e alla resistenza, i bambini saranno protagonisti di un flash mob silenzioso in Piazza Bilotta, alle ore 9:00.
Seduti a terra, disposti in modo da formare i colori della bandiera palestinese, i bambini daranno voce a un messaggio semplice e potente, ispirato da una frase di Maria Montessori:
“Evitare i conflitti è compito della politica, costruire la pace è compito dell’educazione.”
Un gesto simbolico, ma potente, che dimostra come anche i più giovani possano essere portatori di consapevolezza, empatia e giustizia.