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In Italia, la qualità e la sostenibilità delle mense universitarie sono al centro dell’attenzione, come evidenziato dal recente report “Mense per il clima – Ranking della ristorazione universitaria” pubblicato dall’associazione “Essere Animali”. I dati rivelano che solo il 20% delle mense universitarie include regolarmente secondi a base vegetale, mentre il 60% offre almeno un primo vegano. Questa analisi mira a promuovere un approccio più trasparente, inclusivo e sostenibile nella ristorazione universitaria.
Tra le mense più green, spicca l’Università della Calabria (Unical) con una variegata offerta di piatti vegani a base di alternative vegetali alla carne e preparazioni basate su legumi. Il menù dell’ateneo rendese si distingue per la chiara comunicazione: una tabella colorata presenta la proposta settimanale con indicazioni chiare sulla presenza di latticini, glutine e carne suina, insieme a piatti vegan, vegetariani e ipocalorici.
Il progetto “MenoPerPiù” di Essere Animali sostiene aziende e università nell’adottare una pausa pranzo di qualità, nutriente e a ridotto impatto ambientale. La campagna “Mense per il Clima”, avviata nel 2022, promuove l’aumento dell’offerta di piatti vegetali nelle mense universitarie, contribuendo così a una maggiore sostenibilità ambientale.
La comunicazione efficace non si limita solo al menù, ma si estende alle pratiche sostenibili e all’inclusività alimentare. Altre università che si distinguono per una ristorazione sostenibile includono Roma (Università Campus Bio-Medico), il polo di Sesto Fiorentino dell’Università di Firenze, Cagliari, Bolzano, Siena (polo San Miniato), Bologna (Irnerio), Firenze con Calamandrei e Caponnetto e Trieste (San Giovanni e Porto vecchio). Queste istituzioni rappresentano modelli di eccellenza nell’integrare la sostenibilità e la comunicazione chiara nei loro servizi di ristorazione universitaria.