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Dal 27 al 29 giugno, Via Panebianco si trasforma in un grande spazio di comunità: torna anche quest’anno la Festa di Sant’Aniello, un evento che unisce la dimensione religiosa a quella civile e coinvolge non solo i fedeli della parrocchia, ma l’intero quartiere di via Panebianco e non solo. A guidare l’iniziativa è Don Salvatore Fuscaldo, parroco della chiesa di Sant’Aniello, che racconta la genesi e l’evoluzione di questa manifestazione ormai consolidata.
«È una tradizione che va avanti da oltre dieci anni – spiega Don Fuscaldo – anche se due edizioni della festa di Sant’Aniello sono saltate per via del Covid. Ma da qualche anno abbiamo ripreso alla grande e la festa è tornata a essere un momento molto atteso da tutti». Liturgicamente, Sant’Aniello si celebra a dicembre, il giorno dopo Santa Lucia, a cui era legato per motivi familiari. Tuttavia, da tempo si è deciso di spostare la festa popolare a giugno, come occasione per concludere le attività parrocchiali prima dell’estate.
Festa di Sant’Aniello, tre giorni fra spiritualità e divertimento
La festa ha preso il via già nei giorni scorsi con una serie di celebrazioni liturgiche che hanno visto la partecipazione dell’arcivescovo e di diversi sacerdoti delle parrocchie vicine. Ma a fianco del momento religioso, c’è anche una dimensione più conviviale e popolare. «Ogni sera – aggiunge Don Fuscaldo – ci sono stand gastronomici e intrattenimento musicale, grazie all’impegno del consiglio pastorale, del consiglio economico e delle famiglie del quartiere».
Il Grest, simbolo di partecipazione giovanile
Elemento centrale della festa è il Grest estivo, che quest’anno ha coinvolto oltre 160 bambini e più di 70 giovani animatori. «È una sorta di ludoteca mattutina – spiega il parroco – che si svolge ogni giorno dalle 9 alle 12:30, ed è frequentata anche da bambini e ragazzi di altre parrocchie. È un bel segnale: dove ci sono pochi numeri si fa rete, e l’unione fa la forza».
Il Grest rappresenta anche un antidoto alla dispersione: «Spesso tra i 15 e i 18 anni molti ragazzi si allontanano dalla comunità. Ma qui avviene il contrario: i nostri giovanissimi si coinvolgono, portano amici, creano legami. È un bellissimo esempio di come si possa fare pastorale giovanile in modo concreto».
Tre giorni di musica per tutti i gusti alla festa di S. Aniello
Venerdì 27 si parte con la chiusura del Grest, che vedrà protagonisti i ragazzi insieme alle loro famiglie. A seguire, l’esibizione del gruppo Gardenia, band locale apprezzata anche fuori provincia. Sabato sarà la volta del tributo a Jovanotti con i Jova Live, che promette una serata energica e giovane. Il gran finale domenica con la storica Equipe 84, vera e propria icona della musica italiana: «Non è una cover band – precisa Don Fuscaldo – ma l’originale gruppo, che ha segnato un’epoca e accompagnato persino Lucio Battisti in tournée». A rendere possibile tutto questo è una parrocchia viva, dove il laicato è protagonista. «Ringrazio il Signore – conclude Don Fuscaldo – perché, in tempi non facili, qui c’è un laicato corresponsabile e preparato. È questa la direzione per il futuro: sacerdoti sempre meno numerosi, ma comunità sempre più forti».