«Esprimiamo, con orgoglioso entusiasmo, il nostro ammirato plauso alla giovanissima Ludovica Pantusa, insignita, dal Presidente della Repubblica, della prestigiosissima onorificenza di “Alfiere del lavoro”» così in una nota i consiglieri Antonietta Cozza e Giuseppe Ciacco. «Ludovica, a soli 18 anni, si colloca nell’albo d’oro dei più bravi studenti italiani con la lusinghiera media del 10 ed è onore e vanto per la Città di Cosenza e per tutta la Calabria. Ma, soprattutto, è onore e vanto per l’Istituto, al quale è iscritta, il nostro glorioso Liceo Scientifico “E. Fermi”, nel quale, noi due, siamo stati, nella stessa classe, l’una da docente e l’altro da studente. E, tramite Ludovica, il Liceo “Fermi” si conferma scuola d’avanguardia nel firmamento educativo nazionale. Ed è un errore grave e storico che, sull’altare sacrificale di un dimensionamento, miseramente ragionieristico, il Liceo “Fermi”, una delle 4 scuole, in tutta Italia, a rivendicare l’indirizzo internazionale,  dal prossimo anno, scolori, attraverso un indistinto processo di annessione, la sua identità. Ma, tornando alla fulgida pagina, che sta scrivendo Ludovica, occorre rimarcarne il valore altamente pedagogico.

Quella pagina testimonia, infatti, la capacità della gioventù studiosa di raggiungere traguardi d’eccellenza nella normalità. Ludovica è una studentessa eccellente ed è, contestualmente, una diciottenne, che vive e interseca, normalmente, le dinamiche di una ragazza della sua età. La storia ci chiama a un’ora di responsabilità. E, Ludovica, risponde a questa chiamata, dicendo: “Io ci sono e, insieme a me, ci sono altre migliaia di ragazze e di ragazzi”. Non bastano doti personali e l’impegno per conseguire alti traguardi: è necessaria anche la passione. E Ludovica ci dice che, in Lei, è fervida la passione per lo studio. Cara Ludovica, questo sentimento, non Ti abbandoni mai! Non c’è futuro individuale senza il sapere collettivo.

E, Ludovica ci insegna che, insieme a Lei, c’è un gioioso esercito di ragazze e ragazzi, che inseguono il sapere. Non ci può essere una società libera e ordinata senza la scuola. I riflettori della cronaca recente rimandano a episodi  di gravissima devianza,  che hanno visto, come protagonisti, proprio, alcuni studenti. Il fulgido esempio di Ludovica  può essere ed è monito di redenzione. Senza cultura non c’è  libertà. Ludovica certifica che, per Lei, la libertà è un valore fondante. E il governo municipale della Città di Cosenza, con in testa il suo Sindaco, di concerto con il Presidente della Commissione consiliare alla Pubblica Istruzione, la collega Chiara Penna, nei prossimi giorni, come è giusto che sia, tributerà  a Ludovica il doveroso omaggio, che Lei si è, mirabilmente,  conquistato sul campo. Il riscatto della terra di Calabria passa, anche – e forse soprattutto – da ragazzi e ragazze della stessa pasta di Ludovica. E, allora, cara Ludovica, non abbandonare mai questa meravigliosa terra di Calabria. Buona strada, Ludovica».