L’avvocato penalista: «Le nuove norme penali sono inutili in tema di prevenzione, in più si censura l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole. Dove sono i centri di recupero per uomini maltrattanti?»
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Il 25 novembre si continua a parlare di violenza di genere con slogan e finto interesse, mentre si tagliano fondi ai centri antiviolenza e si censura l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole. Si introducono nuove norme penali inutili che non prevengono il fenomeno, ma complicano i processi, rendono difficile l’accertamento delle condotte, riducono le garanzie processuali e aumentano il rischio di vittimizzazione secondaria.
Perché il diritto penale non è uno strumento di educazione né un deterrente al crimine. Non un intervento per i braccialetti elettronici che non funzionano, per i corsi di formazione agli appartenenti alle forze dell’ordine che mandano a casa le donne che chiedono aiuto non riconoscendo i rischi. Niente per i centri di recupero per gli uomini maltrattanti. Niente per le denunce perse nei meandri del portale del processo telematico fuori uso un giorno si e l’altro pure. Nessun intervento sul reddito di libertà.
*Chiara Penna, avvocato penalista e criminologa

