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La Fondazione Giacomo Mancini ha inviato al Comune di Cosenza una diffida formale a non procedere alla rimozione della statua raffigurante Giacomo Mancini in violazione degli obblighi contrattuali e di legge.
«È pervenuta alla scrivente Fondazione notizia che codesto Comune si accinge a procedere alla rimozione della suddetta Opera. Al riguardo – è scritto nella diffida – si richiamano tutte le contestazioni e censure contenute nei ricorsi dinanzi al Tribunale di Cosenza, che saranno fatte valere in sede di merito e nell’ambito di ulteriori iniziative giudiziarie che la scrivente Fondazione sarà costretta a promuovere, qualora l’ingiustificata ed ingiustificabile ostinazione di Codesto Comune a rimuovere arbitrariamente l’opera dovesse persistere. In ogni caso dalla lettura determina n. 1355/2025 pubblicata il 10/06/2025 emerge, oltre ad un inutile dispendio di risorse pubbliche, il mancato rispetto delle condizioni inderogabili previste dal contratto di comodato e, in particolare- specifica la diffida – la preliminare ricognizione in contraddittorio, quale condizione essenziale e preliminare a qualsiasi operazione di rimozione dell’Opera; -la necessità che “l’incarico di trasporto per le operazioni di ritiro e riconsegna deve essere dal Comodatario conferito a un qualificato operatore, di gradimento del Comodante.” Gradimento non richiesto nel caso di specie e non accordato dalla scrivente Fondazione.
Inoltre la ditta incaricata risulta aver presentato un preventivo prima della scelta della medesima sul portale Mepa in palese violazione del codice dei contratti pubblici ed in violazione dei basilari principi in tema di concorrenza del libero mercato. Le procedure previste dalla Convenzione servono a salvaguardare l’Opera riconosciuta come unica e per questo ci si riserva azione risarcitoria per eventuali ulteriori danni Alla luce di quanto sopra, si invita e diffida formalmente codesto Comune dal procedere alla rimozione dell’Opera senza il rigoroso rispetto delle suddette previsioni contrattuali, riservandosi la Fondazione di agire in ogni sede competente per la tutela dei propri diritti e per il risarcimento di ogni eventuale danno.