Grande partecipazione e spirito di comunità hanno caratterizzato la XIII edizione della “Festa delle Vigne e del Biondo Tardivo di Trebisacce – Cultura, suoni, sapori e colori”, andata in scena domenica 15 giugno lungo via Alfredo Lutri. Un evento ormai atteso che unisce tradizione e innovazione, consolidando l’identità territoriale attraverso prodotti tipici, cultura enogastronomica e spettacolo.

La serata si è aperta con il convegno “Turismo delle radici: esperienziale e sostenibile”, centrato sull’area dei Giardini e sul Biondo Tardivo. All’incontro sono intervenuti il sindaco Franco Mundo, il vicepresidente BCC Mediocrati Michele Aurelio, il consigliere regionale Pietro Molinaro, la sindaca di Amendolara Maria Rita Acciardi, Antonio Blandi, Piero De Vita del Consorzio dei Giardini e Luigi Adinolfi di Coldiretti.

Momento di grande intensità emotiva è stato lo show dello chef narrante Emilio Pompeo, che ha saputo coniugare parole e cucina in un racconto multisensoriale. Davanti al pubblico ha realizzato un piatto simbolico – pasta con ceci e baccalà marinato al Biondo Tardivo – accompagnato da una poesia scritta per celebrare il celebre agrume, emblema dell’identità locale.

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La festa è poi proseguita con folklore, musica e animazione: le danze del Gruppo Folk di Castrovillari, le coreografie dell’Accademia BDS di Giusy Palermo, la sfilata itinerante della Stella Band, le stazioni musicali, l’area bimbi a cura di Lucia Vito e numerosi spazi di aggregazione hanno trasformato il centro cittadino in un grande palcoscenico all’aperto.

L’amministrazione comunale ha espresso gratitudine a relatori, artisti, volontari e staff tecnico, nonché a tutte le associazioni e forze dell’ordine che hanno contribuito all’organizzazione: Pro Loco Città di Trebisacce, Età Serena, Assopec, Misericordia, Vigili Urbani e Carabinieri.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche agli sponsor, il cui sostegno ha reso possibile ancora una volta una manifestazione che promuove i saperi, i sapori e l’identità culturale della città.

La Festa delle Vigne e del Biondo Tardivo si conferma un’esperienza che unisce comunità, memoria e visione, rafforzando il legame tra cultura e territorio e puntando dritto al futuro.