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Palazzo Spadafora, in cui negli anni passati trovarono collocazione gli uffici del settore educazione e welfare del Comune di Cosenza, diventa sede dell’incubatore di imprese turistico-culturali selezionate dall’Università della Calabria con apposito bando «particolarmente rigoroso» ha detto il rettore Nicola Leone durante la simbolica cerimonia di consegna delle chiavi da parte del sindaco Franz Caruso.
«Abbiamo raccolto questa doppia sfida – ha aggiunto – di insediare attività produttive in un contesto urbano dai contorni complessi e in un ambito particolarmente ostico. Dieci i soggetti pronti ad insediarsi qui: noi li accompagneremo nei primi anni aiutandoli a mettere radici affinché poi possano proseguire con le proprie forze contribuendo all’offerta di opportunità occupazionali ed a ricostruire il tessuto economico del centro storico».
L’iniziativa ricade nel Contratto Istituzionale di Sviluppo, il Cis. Questa sistemazione tuttavia è di carattere provvisorio: l’Unical infatti, entro i prossimi tre anni, è destinata poi a spostarsi in un altro importante edificio della città vecchia, il Convitto Nazionale, oggetto in questa fase di una profonda opera di restauro. Nel giro di poche settimane, ha ricordato il sindaco Caruso, nel centro storico si arriverà all’apertura di complessivi 22 i cantieri non solo grazie alle risorse del Cis, ma anche di altre linee di intervento, quelle di Agenda Urbana e del secondo contratto di quartiere di Santa Lucia, con l’obiettivo di combattere il grave degrado che da anni affligge questa parte del capoluogo.
«Partendo da qui si può attivare una rigenerazione di tutta Cosenza – ha detto il primo cittadino – Abbiamo lavorato fino ad oggi in sordina ma alacremente. Entro il 2025 si vedranno concretamente i frutti di questo lavoro». C’è poi una seconda interlocuzione attivata con l’Università in relazione all’imminente avvio del nuovo corso di laurea in scienze infermieristiche: «Stiamo ragionando con il Comune di Cosenza perché corso ha riscontrato un boom di domande, circa 120 – ha detto Nicola Leone -. Siamo tra i corsi più richiesti d’Italia. Gran parte delle lezioni di questo corso – ha poi ricordato il Rettore – sono a carattere esercitativo e si svolgeranno all’Annunziata. Stiamo quindi cercando in questa zona una sede adeguata per dislocare qui gli studenti, considerata la vicinanza logistica con l’ospedale».
In questa ottica dopo la cerimonia di Palazzo Spadafora, Franz Caruso ha accompagnato il Magnifico nel complesso monumentale di San Domenico. Una parte della struttura è già stata interessata da una ristrutturazione e potrebbe eventualmente ospitare delle aule in cui svolgere alcune lezioni teoriche. Un’altra parte di San Domenico in cui sono già previsti interventi di ripristino, potrebbe anche essere destinata ad alloggi per le matricole.