Si chiama “L’Unical che vorrei” l’iniziativa lanciata dall’Associazione Università Futura dell’ateneo di Arcavacata. Attraverso un qr code gli studenti possono accedere ad un questionario anonimo e gratuito strutturato in modo tale da poter recepire esigenze ed istanze dei ragazzi, da sottoporre poi agli organismi di governance del campus. Lo ha spiegato negli studi del nostro network il presidente di Università Futura, Emilio Pio Bossio, ospite dello spazio intervista. «Questo progetto – ha detto – si inserisce in maniera organica nel più ampio ventaglio di servizi garantiti dalla nostra associazione studentesca. Il nostro è un impegno quotidiano e costante. Si comincia dall’orientamento, soprattutto per le matricole, che possono avvertire una sensazione di smarrimento prima di prendere confidenza con i tanti ambienti in cui l’Università della Calabria si articola. E si prosegue con le indicazioni circa il piano di carriera, l’accesso alle borse di studio, la fruibilità dei diversi servizi che l’Unical offre ai propri iscritti. Facciamo del nostro meglio per fare in modo che l’esperienza nell’ateneo di Rende possa essere vissuta con la giusta serenità».

Questionario anonimo per raccogliere criticità e proposte da portare ai vertici di Università della Calabria: parla Emilio Pio Bossio

“L’Unical che vorrei” è una sorta di spin off di un’altra idea promossa da Università Futura: «Prende spunto da quanto abbiamo messo in campo in coincidenza con la giornata mondiale per il contrasto alla violenza di genere. In quel caso l’iniziativa era intitolata “Uno spazio che ascolta”. In sostanza abbiamo raccolto il parere delle studentesse rispetto alla sicurezza all’interno del campus».

Non è un mistero che soprattutto nelle ore serali e notturne, le ragazze abbiano timore di rientrare nei propri alloggi, quando il ponte Bucci, le aule ed i vari cubi di cui il complesso accademico si compone, rimane semideserto. «Anche per questo, sull’argomento abbiamo ricevuto decine di segnalazioni e suggerimenti. E questo ci ha incoraggiato ad allargare il tiro. Tutte le istanze che raccoglieremo saranno valutate e diventeranno oggetto di discussione nelle sedi decisionali. Sarà il nostro contributo di rappresentanza di tutti gli studenti di questa università».

Tornando alla questione sicurezza poi, Bossio ricorda come sia attivo «il servizio navetta a chiamata fino a tarda ora» e denuncia come sia ancora presente, anche se limitatamente ad alcune zone «il problema del randagismo».

Sull’avvicendamento ai vertici dell’ateneo, con il recente insediamento del rettore Gianluigi Greco, il presidente di Università Futura valuta positivamente l’avvio del sessennio, scandito «dalla formazione di una squadra giovane e dinamica, pronta all’ascolto».

Infine Bossio si sofferma sulla questione trasporti: «Car sharing e bike sharing sono ampiamente diffusi ma i ragazzi utilizzano soprattutto il bus. Serve una politica tariffaria più vantaggiosa per gli studenti che lamentano un rincaro del prezzo degli abbonamenti».

Il presidente di Università Futura è originario di Savelli, nel crotonese. Una zona periferica ferita dallo spopolamento. Per questo segue con interesse le iniziative della Regione e del presidente Occhiuto per consentire ai neolaureati di spendere le proprie competenze in Calabria: «Ma bisogna investire sulla cultura di impresa – chiosa – E costruire opportunità occupazionali concrete e soprattutto, soddisfacenti e redditizie».