«Questa mattina si corona un vecchio sogno. Quando l’Università arrivò a Rende – ha ricordato il sindaco Sandro Principe – ci prodigammo per accoglierla, attraverso gli espropri e fornendo i servizi di cui aveva bisogno. Prima di Occhiuto, Rende ha sostenuto l’Ateneo solo con le proprie risorse, per anni. Oggi, finalmente, vediamo la Regione affiancarsi all’Università, che in cinquant’anni ha costruito un patrimonio straordinario: il ponte, i cubi, il teatro, i dipartimenti. Tutto questo è frutto del lavoro di tanti grandi rettori, da Andreatta a Bucci».

Principe ha sottolineato come la nascita della facoltà di Medicina fosse una tappa naturale del percorso scientifico dell’Unical:

«Era già presente il primo triennio di Medicina, e molti mi attribuiscono una “visione”, ma in realtà era un passaggio logico. Oggi la medicina è alta tecnologia, innovazione, ricerca. L’indirizzo scientifico dell’Ateneo si completa con la medicina, e il merito di questo traguardo va a Nicola Leone e a Roberto Occhiuto, che hanno saputo dare concretezza a un disegno lungimirante. Anche se qualcuno la pensa diversamente, è naturale che il Policlinico nascesse accanto all’università».

Poi un passaggio sul futuro delle infrastrutture: «Abbiamo accolto l’università con grandi sacrifici, e oggi abbiamo il compito di collegarla con l’intera rete infrastrutturale. Stiamo già lavorando per il raccordo con lo svincolo di Settimo e attendiamo il completamento, con l’impegno della Regione, del collegamento alla stazione di Santa Maria di Settimo, dove è previsto anche l’arrivo dell’alta velocità. C’è già un impegno concreto da parte del Ministero».

Infine, un appello al rilancio dell’ospedale cittadino: «È normale che, con la nascita della facoltà di Medicina, il Policlinico sorga ad Arcavacata. Ma lo ripeto da tempo: mentre si realizza il nuovo ospedale, l’Annunziata deve essere potenziata per affrontare le emergenze e modernizzarsi. L’istituzione del corso di Medicina ha portato illustri accademici a lavorare all’Annunziata, ma serve un passo in più. Oggi abbiamo appreso che per la sua riqualificazione come cittadella della sanità sono già pronti 45 milioni di euro: una grande opportunità per risolvere definitivamente le criticità del pronto soccorso e migliorare l’assistenza ai cittadini».