Un nuovo pentito inguaia la ‘ndrangheta cosentina: Lamanna collabora con la Dda
L’esecutore materiale dell’omicidio di Luca Bruni ha deciso di “saltare il fosso” e aiutare i magistrati antimafia a ricostruire gli avvenimenti criminali che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Anche la politica trema: dopo Foggetti e Bruzzese un altro pezzo da novanta per la Dda di Catanzaro. La ’ndrangheta cosentina negli ultimi giorni avrebbe perso un
L’esecutore materiale dell’omicidio di Luca Bruni ha deciso di “saltare il fosso” e aiutare i magistrati antimafia a ricostruire gli avvenimenti criminali che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Anche la politica trema: dopo Foggetti e Bruzzese un altro pezzo da novanta per la Dda di Catanzaro.
La ’ndrangheta cosentina negli ultimi giorni avrebbe perso un altro pezzo da novanta dopo il pentimento di Franco Bruzzese che dal 26 febbraio sta collaborando con la Dda di Catanzaro. La notizia del pentimento di Daniele Lamanna, colui il quale – dicono Adolfo Foggetti e Bruzzese – ha sparato a Luca Bruni in quella famosa notte del 3 gennaio 2012, apre senza dubbio nuovi scenari investigativi. L’inizio del percorso collaborativo presuppone, però, l’addebito di un fatto di sangue e non ci sono dubbi che l’ormai ex esponente di spicco dell’associazione mafiosa “Rango-zingari” abbia reso innanzitutto dichiarazioni auto-accusatorie sull’omicidio dell’ultimo boss della dinastia dei “Bella bella”. L’ennesimo pentito quindi nella città cosentina, l’ultimo di una lunga serie. Grazie alle loro dichiarazioni, già supportate da una fase investigativa molto importante condotta congiuntamente dalla Questura e Comando Provinciale dei carabinieri di Cosenza, i magistrati antimafia sono riusciti a ricostruire alcuni degli episodi criminali che hanno devastato Cosenza e dintorni. Cosa aggiungerà Lamanna ai già numerosi verbali in possesso del pm Pierpaolo Bruni non è dato saperlo, ma sicuramente il nuovo pentito – avendo avuto la possibilità durante le indagini di “Nuova Famiglia” e nel periodo antecedente di girare per la città – avrà tanto da raccontare alla Dda. Magari anche avvenimenti che sono già contenuti in alcuni fascicoli che oggi scuotono, e preoccupano, la politica cosentina. Per Lamina decade ovviamente il regime di carcero duro. (redazione cronaca)
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