mercoledì,Dicembre 4 2024

«A San Giovanni in Fiore, Camigliatello e Lorica comandano i crotonesi»

In un’intercettazione ambientale, Nicolino Grande Aracri viene investito da Agostino Marrazzo del fatto che i cosentini vorrebbero mettere un loro uomo a San Giovanni in Fiore. Il boss di Cutro si oppone: «Lì è territorio di Belvedere Spinello». L’inchiesta “Six Towns” non solo fa emergere gli interessi della presunta cosca Marrazzo in una parte del

«A San Giovanni in Fiore, Camigliatello e Lorica comandano i crotonesi»

In un’intercettazione ambientale, Nicolino Grande Aracri viene investito da Agostino Marrazzo del fatto che i cosentini vorrebbero mettere un loro uomo a San Giovanni in Fiore. Il boss di Cutro si oppone: «Lì è territorio di Belvedere Spinello».

L’inchiesta “Six Towns” non solo fa emergere gli interessi della presunta cosca Marrazzo in una parte del territorio crotonese e oltre i confini regionali, ma dimostra come i presunti appartamenti a tale sodalizio criminale abbiano rapporti molto stretti con Nicolino Grande Aracri, boss di Cutro e secondo quanto riscontrato dalla Dda di Bologna, dominante anche in Emilia-Romagna.

Agostino Marrazzo si reca da lui – come risulta dalle intercettazioni che formano la richiesta di misura cautelare – affinché interceda con i cosentini – per gli inquirenti sarebbero appartenenti al clan “Lanzino” – che vorrebbero mettere un loro uomo a gestire i traffici illeciti a San Giovanni in Fiore. Il nome è quello di Giovanni Spadafora che avrebbe legami con Umberto Di Puppo. Quando Marrazzo spiega quello che potrebbe accadere, Nicolino Grande Aracri non la prende bene e rincara la dose.

Il boss ridisegna la cartina geografica del potere criminale, assegnando San Giovanni in Fiore, Lorica e Camigliatello Silano «al locale di Belvedere Spinello». I toni usati dall’uomo di Cutro sono abbastanza decisi. «…i cosentini la a San Giovanni (ndr. San Giovanni in Fiore) non comandano niente … proprio zero … zero e sotto zero». Su Spadafora dice: «Poi questo Spadafora noi non lo conosciamo proprio … noi non sappiamo nemmeno chi è». Per chiarire la situazione Nicolino Grande Aracri afferma che convocherà i cosentini per spiegargli come stanno le cose.

Infine, ricorda ai presenti che «Camigliatello fa parte di questo discorso … dopo ce lo siamo presi sempre noi Camigliatello», mentre a Lorica «… noi ci siamo presi i soldi» Nell’ultima parte dell’intercettazione, captata l’8 novembre del 2012, Nicolino Grande Aracri aggiunge: «Gli ho scritto “ohi Frà … tu per prendere i soldi la … devi “amare(ndr. preparare) una guerra … ma se tu “armi na guerra(ndr. prepari una guerra) … hai già perso in partenza ….». (a. a.)

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