venerdì,Marzo 29 2024

Omicidio di Luca Bruni, il Riesame dice no all’arresto di Lanzino, Di Puppo e Superbo

I giudici del Tdl di Catanzaro hanno rigettato il ricorso della Dda coordinata dal procuratore capo Gratteri in relazione al delitto di mafia avvenuto nel 2012. Il gip Distrettuale aveva già bocciato la richiesta di misura cautelare, mentre aveva accolto l’istanza per Patitucci e Porcaro. L’Appello della Dda di Catanzaro per le posizioni di Ettore Lanzino,

Omicidio di Luca Bruni, il Riesame dice no all’arresto di Lanzino, Di Puppo e Superbo

I giudici del Tdl di Catanzaro hanno rigettato il ricorso della Dda coordinata dal procuratore capo Gratteri in relazione al delitto di mafia avvenuto nel 2012. Il gip Distrettuale aveva già bocciato la richiesta di misura cautelare, mentre aveva accolto l’istanza per Patitucci e Porcaro.

L’Appello della Dda di Catanzaro per le posizioni di Ettore Lanzino, Umberto Di Puppo e Alberto Superbo – relativamente all’omicidio di Luca Bruni – è stato bocciato anche dal tribunale del Riesame di Catanzaro che ha condiviso l’ordinanza di custodia cautelare emessa nel novembre scorso dal gip Distrettuale di Catanzaro che in quella fase aveva rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dall’ufficio inquirente coordinato da Nicola Gratteri.

In quella sede, però, aveva accolto la misura restrittiva per Francesco Patitucci e Roberto Porcaro che come Lanzino, Di Puppo e Superbo sono stati accusati dai tre pentiti eccellenti della criminalità organizzata cosentina: Adolfo Foggetti, Daniele Lamanna e Franco Bruzzese. I tre collaboratori di giustizia, insieme al presunto capo società degli “zingari” Maurizio Rango, sono stati già condannati per il delitto di sangue in stile mafioso. Rango, tuttavia, ha subito la condanna più dura: l’ergastolo. Tutte le sentenze emesse si riferiscono a giudizi di primo grado anche se i tre pentiti hanno ammesso le loro responsabilità in merito all’assassinio dell’ultimo boss dei “Bella bella”. Un altro indagato in attesa del processo è Ettore Sottile.

Lanzino, Di Puppo e Superbo dunque rimangono indagati a piede libero. Tuttavia il boss del clan cosentino è in carcere in quanto è stato condannato definitivamente all’ergastolo per due omicidi di mafia. (Antonio Alizzi)

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