“CUMBERTAZIONE” | La Dda di Reggio chiude le indagini su Barbieri e Bagalà
La Dda di Reggio Calabria ieri mattina ha notificato ai 47 indagati dell’inchiesta “Cumbertazione”, l’avviso di conclusioni indagini. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato alla luce i presunti rapporti illeciti, e di natura mafiosa, tra il clan Piromani di Gioia Tauro e alcuni gruppi imprenditoriali, dei Bagalà e Barbieri, che si sarebbero prestati
La Dda di Reggio Calabria ieri mattina ha notificato ai 47 indagati dell’inchiesta “Cumbertazione”, l’avviso di conclusioni indagini. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato alla luce i presunti rapporti illeciti, e di natura mafiosa, tra il clan Piromani di Gioia Tauro e alcuni gruppi imprenditoriali, dei Bagalà e Barbieri, che si sarebbero prestati al “gioco” di prendere appalti pubblici per conto della cosca stessa.
Le indagini avrebbero accertato il coinvolgimento dei Bagalà, che avrebbe costituito e consolidato negli anni una posizione di assoluto predominio nel settore degli appalti pubblici in Calabria, turbando – a dire dell’accusa – almeno 27 gare indette da plurime stazioni appaltanti (tra cui i Comuni di Gioia Tauro e Rosarno, la Provincia di Reggio Calabria – Stazione Unica Appaltante, l’A.N.A.S., ecc…) nel periodo 2012/2015 per un valore complessivo superiore a 90 milioni di euro.
L’illecito modus operandi avrebbe permesso di sviare il regolare svolgimento delle gare pubbliche mediante la costituzione di un cartello composto da oltre 60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, è stato in grado di determinare l’aggiudicazione degli appalti a una delle imprese della cordata.
Nell’avviso di conclusioni indagini sono presenti anche gli altri indagati che non erano stati resi pubblici prima nel decreto di fermo e poi nell’ordinanza cautelare del gip Distrettuale.
Tuttavia, tra i 47 indagati vi sono anche due persone, Emilio Cipolla e Maria Vittoria Plastina, per i quali i rispettivi gip (quello di Paola e quello di Reggio Calabria) hanno ravvisato la mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, contestualizzando i rapporti con i Bagalà come di natura assolutamente lecita.
L’ELENCO. I 47 inquisiti coinvolti nell’operazione “Cumbertazione” sono Luigi Bagalà, Giuseppe Bagalà, Francesco Bagalà (1977), Francesco Bagalà (1990), Giorgio Morabito, Pasquale Rocco Nicoletta, Angela Nicoletta, Carlo Cittadini, Giorgio Ottavio Barbieri, Gianluca Scali, Domenico Gallo, Cristiano Zuliani, Ettore Della Fazia, Francesco Migliore, Filippo Migliore, Alessio La Corte, Vito La Greca, Santo Fedele, Bruno Polifroni, Rocco Leva, Bruno Madaffari, Maria Vittoria Plastina, Emilio Cipolla, Domenico Coppola, Angelo Zurzolo, Gaspare Castiglione, Mirko Pellegrini, Giovanni Fiordaliso, Giacomo Morabito, Roberto di Paola, Antonino Quattrone, Antonino Gioffrè, Francesco Marcellini, Vincenzo Raso, Bruno Iaria, Giuseppe Antonio Currenti, Giuseppe Rigoli, Paolo Speziale, Domenico Auddino, Raffaele Zangari, Mariano Arena, Santo Gagliostro, Luigi Macrì, Roberto Gassman, Domenico Maugeri e Vincenzo Polifroni.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Caterina Sonia Pellicanò, Eugenio Naccarato, Giuseppe Bruno, Guido Contestabile, Antonio Managò, Marco Gemelli, Francesco Mazza, Paolo Spalletta, Francesco De Marzo, Domenico Ascrizzi, Gianfranco Parenti, Gianluca Gullotta, Antonino Napoli, Armando Veneto, Andrea Alvaro, Antonio Speziale, Eugenio Longo, Giampaolo Filiani, Oliviero De Carolis Villars, Andrea Corsetti, Antonio Amazzone, Simona Barletta, Danilo Ramagnino, Gianluca Tognozzi, Nico D’Ascola, Renato Vigna, Santo Surace, Patrizia Surace e Domenico Alvaro. (a. a.)