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Ospedale di Praia a Mare, il Consiglio di Stato “boccia” il commissario Scura

La terza sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1153/2017, depositata in data odierna, ha nuovamente accolto i ricorsi promossi dai Comuni di Praia a Mare e Tortora diretti ad ottenere l’esatta ottemperanza e la corretta attuazione della sentenza n. 2576/2014 (Reg. Ric. n. 5831/2012) con cui, sempre il Consiglio di Stato, aveva annullato,

Ospedale di Praia a Mare, il Consiglio di Stato “boccia” il commissario Scura

La terza sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1153/2017, depositata in data odierna, ha nuovamente accolto i ricorsi promossi dai Comuni di Praia a Mare e Tortora diretti ad ottenere l’esatta ottemperanza e la corretta attuazione della sentenza n. 2576/2014 (Reg. Ric. n. 5831/2012) con cui, sempre il Consiglio di Stato, aveva annullato, in parte qua, il decreto del Commissario SSR Calabria n. 18/2014 relativamente alla disposta trasformazione del P.O. di Praia a Mare in ospedale distrettuale/CAPT, con il conseguente travolgimento delle successive determinazioni legate da vincolo di presupposizione.

Con i medesimi gravami, inoltre, le amministrazioni ricorrenti avevano chiesto l’esatta ottemperanza anche della successiva sentenza n. 2968/2015, depositata in data 15 giugno 2015, con cui lo stesso Consiglio di Stato aveva già dichiarato l’obbligo del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del SSR Regione Calabria, “di dare esecuzione al giudicato, tenendo conto delle argomentazioni esposte nei paragrafi 2.5 e 2.6 della sentenza n. 2576/2014”. Una statuizione, quest’ultima, a cui era seguita anche la nomina di un Commissario ad acta, individuato nel Direttore regionale per la Salute, Area Programmazione Rete Ospedaliera della Regione Lazio, che, tuttavia, aveva successivamente rinunciato all’incarico.

L'avvocato Giovanni Spataro
L’avvocato Giovanni Spataro

Con la nuova decisione resa in data odierna dal Consiglio di Stato, il Collegio, nell’accogliere nuovamente le richieste avanzate dai medesimi Enti – assistiti dagli avvocati Giovanni Spataro e Giampaolo Raia, del foro di Cosenza – ha nominato un nuovo Commissario ad acta, che, in sostituzione del commissario per il SSR Calabria, inadempiente, vada ad adottare ogni iniziativa utile per ripronunciarsi sulla trasformazione del P.O. di Praia a mare in Ospedale Distrettuale/CAPT.

Nello specifico, tale delicato incarico è stato questa volta affidato al Direttore Generale della Direzione Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute, a cui il Collegio adito ha chiesto, nel termine di giorni 40 dalla comunicazione della decisione da parte della segreteria della Sezione, di rinnovare «la valutazione dei vari elementi conoscitivi, che nel Piano di Riordino della rete Ospedaliera ( approvato con DCA n.18/2010) sono stati posti a fondamento della contestata trasformazione, tenendo conto del fatto che la sentenza da ottemperare ha annullato in parte qua tale provvedimento per difetto di istruttoria e travisamento nei limiti in cui la trasformazione del P.O. di Praia a mare in ospedale distrettuale/CAPT era stata disposta senza considerare che la prevista collocazione del più vicino P.O. a Cetraro, in realtà, risultava in contrasto con i parametri di distanza, di tempi di percorrenza e di ampiezza di bacino di utenza, fissati nello stesso Piano di Riordino della Rete ospedaliera e puntualmente analizzati nei paragrafi 2.5 e 2.6 della motivazione della sentenza rimasta inadempiuta”(sentenza n.2968/2015, par.2.1)».

La statuizione oggi resa dal Consiglio di Stato, inoltre, assume un’importanza fondamentale per il P.O. di Praia a Mare, in quanto, il Collegio ha dichiarato nullo, in parte qua, anche il DCA n.30/2016 (modificato dal DCA 5 luglio 2016, n.64), con il quale il commissario del SSR, nell’adottare il nuovo Piano di riordino della rete ospedaliera e dell’emergenza, aveva inserito l’ex P.O. di Praia a mare, in quanto divenuto CAPT, nella categoria delle “Case della Salute”.

Sempre in ordine al DCA n. 30/2016, il Consiglio di Stato ha altresì rilevato che, quanto alla rete ospedaliera dell’emergenza (DCA n.30, par.3.1.4.), lo stesso decreto richiamava il criterio organizzativo fissato dal DPGR n18/2010, che stabiliva la presenza di uno Spoke per ogni bacino di utenza pari ad almeno 150.000 abitanti oppure inferiore qualora il tempo di accesso da un ospedale alla più vicina sede di Spoke superi i 60 minuti.

Conseguentemente, anche sotto tale profilo, il contestuale inserimento dell’ex P.O di Praia a mare nella categoria delle “Case della Salute”, è stato censurato e dichiarato nullo dal Collegio adito per violazione del giudicato formatosi sullo specifico punto.

La sentenza resa in data odierna dal Consiglio di Stato, in sostanza, rappresenta una decisione di estrema rilevanza per il P.O. di Praia a Mare e che impone, una volte per tutte, alla Regione Calabria ed al Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro di rivedere la disposta trasformazione del medesimo Presidio Ospedaliero, non potendo lo stesso essere più ristrettivamente identificato e strutturato come Ospedale di distretto, ovvero come Casa della Salute, così come l’estrema chiarezza della cornice motivazionale offerta dal Consiglio di Stato nelle succitate statuizioni ha messo ripetutamente in risalto.

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