domenica,Marzo 23 2025

CASO BERGAMINI | I primi rilievi dopo la riesumazione: le lesioni sono sul fianco sinistro

Il caso Bergamini si arricchisce ancora una volta di una novità. Dai rilievi effettuati dai periti e dai consulenti processuali le lesioni più rilevanti sono sul fianco sinistro. La perizia del medico-legale Avato, invece, riferì all’epoca che lo squarcio era da circoscrivere sul fianco destro. Se tutto ciò fosse confermato dal referto e dai successivi

CASO BERGAMINI | I primi rilievi dopo la riesumazione: le lesioni sono sul fianco sinistro

Il caso Bergamini si arricchisce ancora una volta di una novità. Dai rilievi effettuati dai periti e dai consulenti processuali le lesioni più rilevanti sono sul fianco sinistro. La perizia del medico-legale Avato, invece, riferì all’epoca che lo squarcio era da circoscrivere sul fianco destro.

Se tutto ciò fosse confermato dal referto e dai successivi esami, sarebbe il caso di parlare di errore umano. Sarebbe difficile spiegare come sia stato possibile confondere il fianco destro da quello sinistro, anche perché dalle lesioni riportate i vari consulenti, tra cui il Ris di Messina, hanno ricostruito la dinamica dell’evento mortale.

Tutti i consulenti succedutisi negli anni, non avendo partecipato alla perizia medico-legale eseguita circa 50 giorni dopo la morte di Denis Bergamini, si sono basati su quanto scritto dal prof. Francesco Maria Avato che evidentemente oggi torna ad essere centrale nella questione giudiziaria. E le lesioni sul fianco sinistro, secondo l’avvocato Fabio Anselmo, dimostrano che il corpo del calciatore sarebbe stato schiacciato dal ventre verso la schiena e non viceversa.

«Lo squarcio si apre sulla pancia – afferma Fabio Anselmo, avvocato della famiglia Bergamini – e quindi è evidente dai risultati che Denis Bergamini fosse coricato supino e non prono, esattamente il contrario di quello che mostrano le fotografie dell’epoca». Altra novità riscontrata dopo la riesumazione del cadavere sarebbe un taglio longitudinale sospetto della testa del femore che a detta dei consulenti e dei periti apparirebbe anomalo e innaturale.

A questo punto la prudenza è massima. Un errore del genere, scoperto a distanza di 28 anni, pone tantissimi interrogativi. Ma ciò, qualsiasi sia il punto di vista sul mistero che avvolge il decesso dell’ex centrocampista del Cosenza, non permette di sbilanciarsi per una versione o per un’altra. Oggi più che mai infatti è necessario attendere tutti gli esami richiesti dalla procura di Castrovillari, dalla difesa e dalla parte civile.

Le lesioni sul fianco sinistro potrebbero confermare una determinata tesi o capovolgerla del tutto. E’ tempo di far parlare la scienza. (Antonio Alizzi)

Articoli correlati