giovedì,Marzo 28 2024

Terremoto ad Amantea, Socievole risponde alle domande del gip

Il gip del tribunale di Paola Mesiti ieri mattina ha interrogato a lungo l’indagato Marcello Socievole, imprenditore di Amantea, accusato di voto di scambio, tentata estorsione e tentata violenza privata ai danni di una coppia di fidanzati, insieme all’ex sindaco di Amantea, Franco La Rupa, già ex consigliere regionale.  L’interrogatorio di garanzia si è svolto

Terremoto ad Amantea, Socievole risponde alle domande del gip

Il gip del tribunale di Paola Mesiti ieri mattina ha interrogato a lungo l’indagato Marcello Socievole, imprenditore di Amantea, accusato di voto di scambio, tentata estorsione e tentata violenza privata ai danni di una coppia di fidanzati, insieme all’ex sindaco di Amantea, Franco La Rupa, già ex consigliere regionale. 

L’interrogatorio di garanzia si è svolto dinanzi agli avvocati di Socievole che in questo procedimento penale è assistito dai penalisti Nicola Carratelli e Yvonne Posteraro. Socievole ha risposto a tutte le domande poste dal giudice per le indagini preliminari, il quale ha contestato punto su punto tutte le accuse mosse dalla procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni.

L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Anna Chiara Fasano, è condotta dai carabinieri che dopo aver ricevuto la denuncia della coppia hanno avviato subito le indagini, acquisendo agli atti del fascicolo la registrazione audio che secondo l’accusa è il corpo del reato, arricchita anche da testimonianze delle due persone offese che hanno dichiarato agli investigatori di aver avuto timore di La Rupa. La richiesta dei due indagati sarebbe stata quella di imporre il voto alla fidanzata del vice sindaco di Serra D’Aiello, il cui contratto in una scuola primaria scadeva il 30 giugno scorso. Se avesse voluto continuare a lavorare lì, avrebbe dovuto votare per Socievole.

Accuse, tuttavia, rispedite al mittente dalla difesa dell’indagato Socievole che al termine dell’interrogatorio di garanzia ha chiesto la modifica della misura cautelare della custodia in carcere. Il gip non ha accolto la richiesta dei due difensori che lunedì mattina presenteranno istanza al tribunale del Riesame di Catanzaro. La Rupa, infine, è difeso dall’avvocato Gregorio Barba. (Antonio Alizzi)

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