RANGO-ZINGARI | Sentenza d’Appello: per il delitto Bruni confermato l’ergastolo a Rango. Tante riduzioni di condanne
Il processo “Nuova Famiglia”, che vede coinvolti presunti esponenti del clan “Rango-zingari” di Cosenza, arriva a conclusione del secondo grado di giudizio. Questa sera la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha emesso la sentenza, riformando quella di primo grado per tante posizioni ma confermando invece l’ergastolo per il presunto boss Maurizio Rango, accusato dell’omicidio di
Il processo “Nuova Famiglia”, che vede coinvolti presunti esponenti del clan “Rango-zingari” di Cosenza, arriva a conclusione del secondo grado di giudizio. Questa sera la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha emesso la sentenza, riformando quella di primo grado per tante posizioni ma confermando invece l’ergastolo per il presunto boss Maurizio Rango, accusato dell’omicidio di Luca Bruni.
LE INDAGINI. L’inchiesta regge anche in Appello. Le indagini condotte all’epoca dal magistrato antimafia Pierpaolo Bruni con l’ausilio investigativo dei carabinieri e della Squadra Mobile di Cosenza aveva permesso di sgominare la nuova costituzione criminale nata dopo la scomparsa di Michele Bruni “Bella bella”. Al vertice, secondo le indagini, salì Maurizio Rango che affiancò Franco Bruzzese. Così estorsioni e altri reati avevano tenuto sotto scacco Cosenza e una zona del Tirreno cosentino. Organizzazione che cessò di compiere delitti nel novembre del 2014.
IL DISPOSITIVO. La sentenza di secondo grado emessa dal presidente Gabriella Reillo mette in luce anche le tante riduzioni di condanna ottenute grazie alle istanze difensive presentate per le singole posizioni che hanno portato a pene ridotte soprattutto per coloro i quali erano accusati di narcotraffico.
L’altro elemento fondamentale del processo è l’annullamento della condanna di Ettore Sottile, anch’esso accusato dell’omicidio di Luca Bruni. Il collegio giudicante di secondo grado infatti ha accolto le tesi difensive degli avvocati Antonio Sanvito e Cesare Badolato che avevano sollevato una questione già nel primo processo che il giudice Macrì non aveva preso in considerazione. Gli atti dunque ritornano indietro.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le condanne ridotte: Antonio Abbruzzese “Tonino Banana” passa da 16 anni a 12 anni; Ettore Sottile (venendo meno l’omicidio) passa da 16 a 12 anni; Domenico Mignolo e Antonio Intrieri passano da 14 a 10 anni; Celestino Bevilacqua alias “Ciccio” e Rocco Bevacqua passano da 12 a 7 anni; Gennaro Presta da 12 a 10 anni; Antonio Imbroinise alias “Ciap Ciap” passa da 10 a 8 anni; Luca Maddalena alias “Stellino” e Attilio Chianello passano da 10 a 5 anni; Francesco Ciancio passa da 10 a 7 anni; Danilo Bevilacqua passa da 10 a 6 anni; Curioso e Raimondo da 8 anni a 5 anni; Vivacqua, Ruffolo e Barone da 8 a 4 anni e 6 mesi; Luciano Impieri da 7 anni a 6 anni e 8 mesi; Iannuzzi da 6 a 2 anni e 4 mesi; Esposito da 5 anni e 4 anni e 10 mesi; Greco da 5 anni a 3 anni e 4 mesi; Cafiero da 5 anni e 4 anni e 10 mesi.
Rilevanti in questo caso le accuse relative alle posizioni di Abbruzzese, Mignolo, Intrieri, Danilo Bevilacqua, Impieri, Celestino Bevilacqua, Rocco Bevacqua, Ciancio e tutti gli altri accusati di narcotraffico che almeno in parte hanno trovato conforto nel quadro difensivo, proposto dai rispettivi legali di fiducia.
Confermate le condanne invece per Leonardo e Cosimo Bevilacqua, Mario Perri, Simone Santoro, Antonio Abbruzzese alias “Strusciatappine”, Francesca Abbruzzese e per i due pentiti Adolfo Foggetti e Giuseppe Montemurro.
La Corte ha assolto (e scarcerato) inoltre Fabio Calabria e Gianluca Arlia, difesi dall’avvocato Giorgia Greco.
Infine, sono stati assolti da diversi capi d’accusa Luca Maddalena, Attilio Chianello, Maurizio Rango, Andrea Greco, Rocco Bevacqua, Gennaro Presta, Ettore Sottile e Adolfo Foggetti.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Antonio Sanvito, Giorgia Greco, Antonio Quintieri, Cesare Badolato, Fiorella Bozzarello, Paolo Pisani, Andrea Sarro, Filippo Cinnante, Roberto Borrelli, Antonio Ingrosso, Rossana Cribari, Giampiero Calabrese, Francesco Tomeo, Maria Rosa Bugliari, Giuseppe Bruno, Francesco Scrivano, Sabrina Mannarino, Gino Perrotta, Valentina Valente, Paolo Guadagnolo, Eugenio Bisceglia, Filomena Tangari e Aurelio Sicilia. Il Comune di Cosenza e la Provincia di Cosenza sono rappresentate dagli avvocati Carmelo Bozzo ed Emilio Lirangi. (Antonio Alizzi)