‘Ndrangheta in Emilia Romagna, 2 anni a Vincenzo Iaquinta (e 19 al padre)
Vincenzo Iaquinta, tra gli imputati di Aemilia, il più grande processo mai celebrato nel Nord Italia contro la ‘ndrangheta, è stato condannato a due anni di reclusione. L’ex bomber della Nazionale e della Juventus, campione del mondo nel 2006, è imputato per reati relativi alle armi. L’accusa aveva chiesto sei anni. Nella sentenza di primo
Vincenzo Iaquinta, tra gli imputati di Aemilia, il più grande processo mai celebrato nel Nord Italia contro la ‘ndrangheta, è stato condannato a due anni di reclusione.
L’ex bomber della Nazionale e della Juventus, campione del mondo nel 2006, è imputato per reati relativi alle armi. L’accusa aveva chiesto sei anni. Nella sentenza di primo grado è caduta l’aggravante mafiosa.
Giuseppe Iaquinta, padre dell’ex calciatore, accusato di associazione mafiosa è stato invece condannato a 19 anni di reclusione.
«Ridicoli, vergogna» hanno gridato padre e figlio uscendo poi dall’aula del Tribunale di Reggio Emilia. «Noi con la ‘ndrangheta non c’entriamo nulla, ci avete rovinato la vita da quattro anni a questa parte, solo perché siamo calabresi. Io sono orgoglioso di esserlo – ha detto l’ex calciatore – e sono nato a Cutro, ho vinto un Mondiale e con questa cosa non c’entro nulla. Questa è una battaglia che vinceremo, sarà fatta giustizia sulla famiglia Iaquinta. Io non so neanche cosa sia la ‘ndrangheta – ha aggiunto il padre – non so su cosa poggia questa condanna a 19 anni di carcere».
La sentenza per 148 imputati è arrivata dopo due settimane di camera di consiglio “blindata” da parte del collegio giudicante.
GLI ALTRI IMPUTATI. Sono state 125 le condanne inflitte dai giudici, 19 le assoluzioni, mentre 4 posizioni sono state estinte per intervenuta prescrizione. Pasquale Brescia è stato condannato a 6 anni e 9 mesi, Omar Costi a 13 anni e 9 mesi, Giuliano Debbi a 4 anni, Mirco Salsi a 4 anni e 6 mesi, Gianluigi Sarcone a 3 anni e 6 mesi, Luigi Silipo a 9 anni, il pentito Antonio Valerio a 6 anni e 2 mesi (riconoscimento dell’articolo 8), Augusto Bianchini a 9 anni e 10 mesi, Bruna Braga a 4 anni, Alessandro Bianchini a 3 anni, Gino Gibertini a 8 anni, alcune delle condanne inflitte in primo grado.