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La bella prestazione del secondo tempo del Tombolato e quella contro il Chievo Verona non hanno nulla a che fare con il Cosenza spuntato visto a Chiavari. La Virtus Entella vince meritatamente con un colpo di testa di Poli nella ripresa e mette a nudo i problemi realizzativi dei rossoblù. A Cittadella, nel primo tempo, la formazione di Piero Braglia venne messa con le spalle al muro, anche se il vantaggio si attestava ad una sola rete. Tornati dagli spogliatoi e, in conseguenza di un calo precipitoso dei veneti, i rossoblù ribaltarono il gol di svantaggio portando a casa il primo successo stagionale. A Chiavari l’inizio è stato analogo, ma non è andata a finire allo stesso modo. La Virtus Entella ha retto fisicamente e mentalmente nell’intero arco dei 90 minuti e i Lupi non hanno avuto la scossa, utile a agganciarsi alla gara e successivamente al risultato. I biancocelesti hanno trovato la vittoria a 8′ dal triplice fischio. Sotto porta, la squadra di Boscaglia, ha creato e sprecato tanto. Ma è stata continua e dopo 6 giri a bocca asciutta ha rivisto la vittoria. La sconfitta in casa Cosenza certifica passi indietro nella prestazione complessiva. Centrocampo pieno di buchi e incapace di reggere la pressione ligure, mentre Carretta da solo può produrre poco. Dicasi lo stesso per Pietro Perina. Gli attaccanti soffrono di solitudine. Nei pochi palloni giocati, la poca presenza di effettivi in area concede buone capacità di organizzazione alla difesa avversaria. E in classifica la situazione peggiora. I Lupi ora sono 18esimi superati dalla Juve Stabia, che ha battuto il Pescara.
Le scelte di Braglia
Non sono poche le novità di Piero Braglia. In difesa D’Orazio viene preferito a Legittimo e Capela forma, nuovamente, l’assetto centrale con Idda. Greco torna in campo dall’inizio, ma Kanouté viene comunque tenuto in formazione nel ruolo di mezzala. Il vero cambiamento dal pareggio di sabato è quello della punta centrale. Litteri e non Rivière. Dare concretamente fiducia al ragazzo, costretto a stare al di fuori delle scelte nelle ultime settimane causa infortunio. Boscaglia (in panchina c’è stato il vice Filippi, per via della sua squalifica) propone il 4-3-1-2, con il triangolo offensivo Mancosu-Schenetti-De Luca.
Virtus Entella aggressiva
La vittoria che manca da 6 turni di campionato. 3 pareggi e 3 sconfitte, risultati che hanno fatto perdere posti a quella che aveva l’ardire di nominarsi, non troppo tempo fa, la capolista del campionato. Parte meglio l’Entella, più aggressivo e volenteroso. Uno degli acquisti più ragionati della scorsa sessione del calciomercato è stato quello di Andreas Schenetti. Gli ultimi 5 anni li ha condotti a Cittadella e nelle alchimie di Venturato si era profondamente addentrato. Schenetti è una calciatore che garantisce intensità, instabilità agli avversari per la sua dote di scardinare e scorporare il collante che tiene unite le retroguardie. Più remissivo il Cosenza, sferzato sulla linea centrale dalle scure dei tre guastatori, Schenetti, Mancosu e la “zanzara” De Luca. Greco perde palloni giocabili e Kanouté da mezzala vale qualcosa in meno che da regista. Eccetto un lampo di Litteri al 7’ (passaggio di Kanouté), le azioni più pericolose le infilano i biancocelesti. De Luca e Paolucci impegnano Perina (8’ e 10’). Il portiere si supera poi al 32’ quando respinge un forte colpo di testa di Bonini. La pressione centrale dei corrispettivi, sfianca il cardine del centrocampo silano, che, convulsamente ripiega sulle barricate difensive. Nei Lupi è Carretta che prova a far salire la squadra, ma le principali palle-gol sono appannaggio dei liguri: 33’, De Luca con un pallonetto serve Mancosu, che sfiora la porta avversaria. 39’, Schenetti, davanti al portiere, non regola il tiro e fa defilare il pallone sul fondo (ma vicinissimo al primo palo).
Passi indietro per il Cosenza
Il Cosenza fa passi indietro sul piano della prestazione. L’Entella, nettamente meglio sul piano delle occasioni, pecca fatalmente a spingere il pallone oltre la linea di porta. Prima del finale. La situazione grazia i silani, ingarbugliati e bloccati e succubi tatticamente dai padroni di casa. Quando il pallone arriva sui piedi di Carretta, la qualità non manca. In assoluto, i calciatori cosentini riescono a saltare l’uomo, in una sproporzione di dribbling con i diavoli neri. Una ventina a fronte di appena un cinquina. La pecca sta nel sostenere questo portento. Nelle poche volte in cui il pallone viaggia in attacco, Litteri (e poi Rivière) sono spesso isolati tra una selva di giocatori avversari. Problema riscontrato sabato in casa contro il Chievo. Non è una questione soltanto di rifornimento, ma di presenza numerica. Nella ripresa, il leitmotiv è lo stesso. Le occasione le ha la Virtus Entella, senza riuscire a perforare l’ultimo uomo. De Luca al minuto 8’, inaugura la seconda parte di gara. Schenetti, 28’, scalda i guanti di Perina. Lupi pericolosi solo al 23’ (forte azzardo di Contini in uscita) al 27’ (incornata alta di Carretta su assist di D’Orazio.
Poli boccia i rossoblù
Braglia se la gioca puntando sulla volontà di riscatto di alcuni suoi. Entrano Trovato (alla sua prima partita in campionato), Broh e Rivière (escono Kanouté, un ondivago Greco e Litteri). Mosse che non sovvertono l’ordine stabilito. Nel mentre, chiavaresi puliscono i mirini e al 37’ centrano l’obiettivo. Poli svetta da calcio d’angolo e colpisce indirizzando il pallone verso lo specchio di porta non coperto. Nonostante i 4 di recupero, il Cosenza interrompe la striscia positiva di risultati beccando una bocciatura.