Nicola Adamo (e Pino Tursi Prato) indagato dalla Dda di Catanzaro
Nicola Adamo, ex vicepresidente della Giunta regionale, e Pino Tursi Prato, ex consigliere regionale (arrestato oggi dalla Dda di Salerno per corruzione in atti giudiziari in concorso con il giudice Marco Petrini) sono indagati dalla Dda di Catanzaro per il reato di traffico d’influenze illecite, nell’ambito dell’operazione “Thomas”, condotta dalla Guardia di Finanza. Un’inchiesta che
Nicola Adamo, ex vicepresidente della Giunta regionale, e Pino Tursi Prato, ex consigliere regionale (arrestato oggi dalla Dda di Salerno per corruzione in atti giudiziari in concorso con il giudice Marco Petrini) sono indagati dalla Dda di Catanzaro per il reato di traffico d’influenze illecite, nell’ambito dell’operazione “Thomas”, condotta dalla Guardia di Finanza. Un’inchiesta che ha portato a galla un presunto sistema illecito, volto a favorire la cosca Grande Aracri di Cutro e principalmente il boss Nicolino Grande Aracri, indagato a piede libero per il reato di associazione mafiosa.
La Dda di Catanzaro, coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri, ha arrestato – su ordine del gip distrettuale di Catanzaro – il presidente della Bbc del Crotonese, Ottavio Rizzuto, un cardiologo del “Gemelli” di Roma, Alfredo Sestito, e l’imprenditore di Cutro, Rosario Le Rose. Secondo il teorema accusatorio, gli indagati sopra citati avrebbero agevolato la cosca di ‘ndrangheta, i cui tentacoli ormai sono arrivati fino in Emilia-Romagna, che attraverso il costruttore Le Rose, avrebbe messo le mani su diversi appalti del Crotonese. Accertato, secondo la Dda di Catanzaro, rapporti illeciti tra gli indagati e alcune logge massoniche, nonché il favoreggiamento di diversi finanzieri, coinvolti nell’inchiesta “Thomas”, accusati di violazione del segreto d’ufficio.
Il cardiologo Alfredo Sestito, sulla base delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Crotone, avrebbe investito tanti soldi, come desiderato dal boss Nicolino Grande Aracri, in villaggi turistici, ricadenti nell’area geografica di influenza criminale del clan di Cutro, attraverso la diretta gestione di servizi condominiali essenziali per le strutture turistiche ovvero assumendone la formale titolarità. In tal senso, sono finite nel mirino degli investigatori le società “Camelia S.r.l.” e “Domus Re Consulting S.r.l.”, entrambe rappresentate da Giancarla Sestito, moglie del cardiologo.