Occhiuto, appello ai giovani: «Evitate assembramenti»
Capisco che è difficile, quasi innaturale, ma in questi giorni dobbiamo fare di tutto per evitare gli assembramenti. La mia idea di città coincide con quella di un luogo dove le persone “stanno insieme”, si incontrano e vivono uno accanto all’altro. Ma adesso è necessario subordinare questa essenza della socialità, dell’urbanità della città, alla necessità
Capisco che è difficile, quasi innaturale, ma in questi giorni dobbiamo fare di tutto per evitare gli assembramenti.
La mia idea di città coincide con quella di un luogo dove le persone “stanno insieme”, si incontrano e vivono uno accanto all’altro. Ma adesso è necessario subordinare questa essenza della socialità, dell’urbanità della città, alla necessità di maggiore sicurezza e alla tutela della salute dei cittadini.
Certo è una decisione che mi lascia un fondo di tristezza, e non perchè non ne capisca le ragioni.
Però non possiamo trascurare nulla, e anzi dobbiamo chiedere anche ai nostri ragazzi di darci una mano e di essere più responsabili nei confronti delle loro famiglie e dei nonni che sono le persone più vulnerabili.
Dobbiamo spiegare loro la gravità della situazione in modo che non sostituiscano la scuola con altri luoghi di affollamento. Nei bar, nei locali e nei luoghi di ritrovo anche all’aperto è necessario limitare al massimo i contatti e il rischio di contagio.
Da parte mia ho emanato una ordinanza sindacale con prescrizioni per i cittadini e gli esercenti, e con direttive nei confronti della Polizia municipale che effettuerà i controlli sul territorio.
Mi raccomando ragazzi, dateci una mano anche voi. (* Sindaco di Cosenza)