«Il coronavirus è una bestia maledetta, temibile e astuta. Molto pericolosa per tutti ma quello che mi preoccupa di più è la situazione degli immunodepressi come i malati oncologici di cui ci occupiamo». A dirlo la presidente di Onco Med Associazione, Francesca Caruso. «Noi siamo stati costretti, con grande dispiacere, a chiudere lo studio medico oncologico gratuito – ha detto la presidente -. Questo proprio mentre questo maledetto virus cominciava a tendere i suoi tentacoli nel centrosud perché, in quel momento, i nostri medici hanno dovuto dedicare tutto il tempo a loro disposizione agli ospedali per affrontare questa terribile emergenza».

Le preoccupazioni di Onco Med Associzione

Onco Med Associazione poi evidenzia le proprie perplessità. «Quello che ci preoccupa molto è la situazione di estrema difficoltà che si trovano a vivere i malati oncologici nelle corsie degli ospedali e che lì si recano per effettuare la chemioterapia.  I reparti di Cosenza e di Paola, guidati con grande professionalità dai due direttori Conforti e Filippelli, vivono, come del resto tutti gli ospedali d’Italia in questo momento, grandi difficoltà. E’ per questo che invitano i pazienti a recarsi in reparto solo per casi urgenti. E poi la grave carenza di materiale sanitario come camici usa e getta, disinfettante e soprattutto le “famigerate” mascherine trasformatesi ormai in  merce rara. Materiale questo – ha tenuto a dire Francesca Caruso – divenuto, in alcuni casi, mezzo di speculazione per talune persone senza scrupoli  che sfruttano la sofferenza per fare cassa». 

«Serve l’impegno di tutti»

«Noi, come Onco Med, siamo riusciti, nel nostro piccolo, a recuperare guanti e disinfettante. Quest’ultimo messo a disposizione dalla Macrofarm, spin off dell’Unical, mentre dall’Azienda Ospedaliera giungono notizie rassicuranti circa l’impegno per il difficile reperimento di attrezzature e materiale da acquistare seguendo le procedure d’urgenza. Sono fiduciosa – ha concluso la presidente – che questa terribile e angosciante situazione si risolverà al più presto. Conosco la professionalità dei nostri medici, degli infermieri, dei tecnici, degli oss e del personale amministrativo che stanno svolgendo un lavoro mirabile. Serve l’impegno di tutti, noi possiamo aiutarli restando a casa».