Arresti cosca Piromalli, ai domiciliari Giorgio Ottavio Barbieri
Giorgio Ottavio Barbieri risulta indagato per turbativa d'asta, come il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, nell'inchiesta sulla cosca Piromalli di Gioia Tauro.
C’è anche Giorgio Ottavio Barbieri, l’imprenditore romano, ma originario di Cosenza, nell’elenco delle persone arretrate dal gip distrettuale di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione antimafia contro la cosca Piromalli di Gioia Tauro, denominata “Waterfront“. Si tratta, in buona sostanza, del secondo filone d’indagine di “Cumbertazione“, eseguita dalla Dda di Reggio Calabria nel 2017, mentre nello stesso giorno la Dda di Catanzaro portava alla luce l’indagine “Cinque Lustri”. In entrambe le inchieste figurava il nome di Giorgio Ottavio Barbieri, oggi finito ai domiciliari, e accusato di far parte del cartello d’imprese vicine alla potente cosca della Piana di Gioia Tauro.
Barbieri, tuttavia, ha già avuto una sentenza di assoluzione per quanto riguarda l’accusa di associazione mafiosa, emessa dal tribunale di Paola, mentre la Cassazione, sul fronte reggino, aveva escluso il 416 bis e l’ex articolo 7, per i reati contestati nell’operazione “Cumbertazione”. Oggi quindi Barbieri, insieme a Giorgio Morabito e Carlo Cittadini, presenti anche in “Cumbertazione” e “Cinque Lustri”, si trova a rispondere all’ennesima accusa di mafia, in relazione a presunte turbative d’asta. Di recente, invece, è emersa la storia di piazza Bilotti, opera pubblica di Cosenza. (LEGGI QUI)
Infine, tra gli indagati dell’operazione “Waterfront”, spunta il nome del deputato leghista, Domenico Furgiuele, quale legale rappresentante di una ditta di costruzioni di Lamezia Terme.