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Il Cosenza ha trattato per con l’agente di Davide Petrucci (‘91) per due settimane, così come abbiamo evidenziato lunedì 21 settembre in esclusiva. Il direttore sportivo Stefano Trinchera aveva prospettato da tempo il trasferimento all’ex promessa delle giovanili della Roma che lascia un accordo con i marchigiani in scadenza nel 2021. Nella scorsa stagione per lui 28 presenze in 38 incontri, compreso uno scampolo in quello in cui Scamacca permise ai bianconeri di sbancare il Marulla. Era in uscita dal club marchigiano che però nei giorni scorsi aveva alzato il tiro. Non voleva concedere l’ incentivo all’ esodo e chiedeva al Cosenza di pagare il cartellino. Insomma, c’era da lavorare ai fianchi e aspettare le ultime ore di mercato. Così è stato. Le distanze sono state limate e a Via degli Stadi stanno per scambiare i documenti con l’Ascoli. Sarebbe lui un altro rinforzo di spessore per la mediana di Occhiuzzi.
Petrucci, una promessa giallorossa
Davide Petrucci faceva parte di una nidiata incredibile a Trigoria. Era il gioiello di una selezione giovanile e metteva in ombra gente come Florenzi. Giocava da fuoriquota in Primavera, saltando quasi il passaggio negli Allievi, e compariva di sovente nelle convocazioni delle Nazionali minori. Nonostante ciò, la Roma perse tempo ad offrirgli un contratto vero. Quando lo fece, il Manchester United lo aveva già convinto strappandogli la firma. Sbarcò all’Old Trafford da Fergouson, non in seconda squadra, insieme a Macheda. Entrambi furono inseriti in lista Uefa a testimonianza di che referenze avessero.
La pubalgia e le valigie sempre pronte
A frenarne l’esordio con i Red Devils fu una pubalgia fastidiosissima che lo relegò prima nell’Under 23, poi in prestito al Peterborough in Premiership. Da lì, poi, due anni e mezzo in Romania al Cluji e altri due e mezzo in Turchia al Caykur Rizespor. A giugno scorso il ritorno in Italia, ad Ascoli con in valigia una Coppa di Romania e un campionato U23 inglese.