Loggia “occulta” nel Tirreno cosentino, si aggrava la posizione degli indagati | UNDICI PERQUISIZIONI: I DETTAGLI
Per ora sono tre gli indagati accusati di aver costituito una loggia massonica "occulta": non risulterebbe alcuna iscrizione in Prefettura.
Dalle perquisizioni agli accertamenti investigativi. Si aggrava il quadro indiziario per alcuni indagati dell’inchiesta avviata dalla procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, che sta cercando di fare luce su una serie di appalti nel Tirreno cosentino. Gare pubbliche che sarebbero finite nel mirino di una presunta associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, al cui vertice ci sarebbe Luigi Cristofaro, accusato anche di aver costituito, insieme a Francesco Arcuri e Vincenzo Rosa Donato una loggia massonica “occulta”, violando l’articolo 18 della Costituzione.
Secondo quanto apprende Cosenza Channel, dai primi rilievi effettuati dagli inquirenti e dagli investigatori non risulterebbe alcuna iscrizione (né elenchi né statuto) dell’associazione alla Prefettura di Cosenza. Dunque, la procura di Paola avrebbe trovato la chiave di volta dell’indagine, individuando in tempi non sospetti l’inquadramento giuridico che, ovviamente, nel corso del tempo dovrà essere ancora irrobustito con ulteriori elementi indiziari e successivamente valutato dai giudici competenti. L’inchiesta continua…