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I carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza stanno lavorando alacremente per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda di cronaca che ha scosso l’intera città. Questa mattina infatti Salvatore Paternostro, 51 anni, in servizio presso il Nucleo Radiomobile della Compagnia di Cosenza, è stato investito da una Mercedes che sarebbe stata guidata da un 19enne, non ancora patentato. Nel veicolo c’erano altri due giovani, uno di 23 e l’altro di 27 anni. I tre fermati, ritenuti responsabili di concorso in tentato omicidio aggravato, saranno condotti presso la casa circondariale di Cosenza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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L’auto successivamente è stata abbandonata nei pressi dell’ex “Corte dei Miracoli”, ma da quanto si è appreso la vettura è di proprietà di una donna. La svolta sarebbe arrivata nel momento in cui gli investigatori sono riusciti a risalire al proprietario della Mercedes, priva di targa. La signora, sentita in caserma, avrebbe fornito la sua versione ai militari dell’Arma, spiegando di aver prestato l’auto a uno dei tre, al quale lo lega un vincolo parentale. Dei tre ragazzi finiti nel mirino dei carabinieri, due sono di Cosenza, mentre l’altro è di Mendicino. Esclusa, infine, l’ipotesi che nell’auto ci fossero armi.
Carabiniere investito a Cosenza, parla il comandante provinciale
«È stata data una risposta pronta e immediata – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, colonnello Agatino Spoto – ad un fatto grave e deliberato. I tre sono stati rintracciati grazie al costante lavoro di attività informativa che i carabinieri svolgono quotidianamente sul territorio».