Rende, picchia i Carabinieri dopo aver gettato all’aria i tavolini di un bar
Un 34enne è stato arrestato e tradotto ai domiciliari dopo una notte di baldoria. Ha dapprima creato il panico in un locale, poi ha aggredito i militari dell'Arma
Incredibile agli occhi dei passanti e di quanti erano nei paraggi, con il timore che la situazione potesse degenerare oltre quanto già stava accadendo. Un uomo di 34 anni, infatti, ha dato in escandescenza, lanciando a terra e su un’automobile i tavolini di un bar di Rende. All’arrivo dei Carabinieri, poi, si è scagliato verso i militari colpendoli con calci e pugni. Impossibile non procedere all’arresto e richiedere l’intervento del 118. I reati contestati sono di oltraggio, violenza, lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e disturbo alla quiete pubblica.
Arresto a Rende, la ricostruzione dei Carabinieri
L’intervento dei Carabinieri è scattato a seguito di richiesta pervenuta al 112 in via Marconi. Era stata infatti segnalata la presenza di un uomo, in stato di alterazione, il quale aveva già importunato i frequentatori di un locale commerciale. Ad aggravare la situazione l’utilizzo fatto dei tavolini del bar, gettati per aria. Ne ha fatto le spese una macchina in sosta nei pressi del locale.
L’aggressione agli uomini dell’Arma
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno notato subito la presenza dell’uomo in evidente stato di agitazione psicofisica, causata verosimilmente da abuso di alcool e/o sostanze stupefacenti. Nel tentativo di condurlo alla calma per procedere all’identificazione, sono stati però colpiti dallo stesso con calci e pugni. Immobilizzato, è stato condotto presso il Comando dell’Arma per gli accertamenti del caso, ma si è reso necessario l’intervento del personale sanitario del 118. Questo a causa del perdurante stato di agitazione psicomotoria dell’uomo, così come riscontrato dai medici che hanno proceduto alle cure del caso somministrando una terapia sedativa.
L’uomo agli arresti domiciliari
Il giovane, tratto in arresto, è ora ritenuto responsabile non solo dei reati di oltraggio e violenza a Pubblico Ufficiale, avendo causato lesioni personali ai Carabinieri intervenuti sul posto, ma altresì dei danneggiamenti causati al locale e al veicolo parcheggiato nei pressi dello stesso. Altro capo d’imputazione è il disturbo alla quiete pubblica. Al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cosenza.