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Rischio ribaltone in Consiglio comunale a San Nicola Arcella. Il Tar di Catanzaro, sezione seconda, ieri ha accolto ieri la linea difensiva proposta dagli avvocati Benedetto Carratelli e Giuseppe Carratelli, per conto del candidato a sindaco Domenico Donadio, il quale ritiene di aver vinto le elezioni comunali.
Secondo Domenico Donadio, l’annullamento di 27 schede avrebbe favorito l’altro candidato a sindaco Eugenio Madeo, poi eletto. Qualora le contestazioni formulate dall’attuale minoranza dovessero trovare riscontro, sarà lo stesso Tar di Catanzaro a proclamare sindaco di San Nicola Arcella Domenico Donadio al posto di Eugenio Madeo, il quale ha difeso strenuamente la sua posizione davanti ai giudici amministrativi, costituendosi in giudizio tramite l’avvocato Giovanni Spataro.
Ricorso elettorale per San Nicola Arcella, cosa deve fare la Prefettura di Cosenza
Il Tar di Catanzaro quindi ha ordinato alla Prefettura di Cosenza di acquisire, presso gli uffici depositari, gli atti necessari alla verificazione, quali i verbali e i plichi contenenti le schede scrutinate e dichiarate nulle in sede di scrutinio. Inoltre ha chiesto di verificare “le sole schede che siano state dichiarate nulle in sede di scrutinio, verificando la sussistenza o meno delle seguenti circostanze:
- 3 schede riportanti il segno grafico sul simbolo della lista n. 1 “Comunità e Identità” e l’espressione contemporanea di n. 2 voti di preferenza, nel corrispondente spazio, a candidati rispettivamente appartenenti l’uno alla lista n. 1 e l’altro alla lista n. 2;
- 3 schede non riportanti alcun segno grafico sul simbolo della lista n. 1 “Comunità e Identità”, ma il solo nome proprio di candidati appartenenti alla suddetta lista, nel corrispondente spazio, ed in assenza di omonimie;
- 3 schede riportanti il segno grafico sul simbolo della lista n. 1 “Comunità e Identità” e l’espressione di voto di preferenza per i candidati della suddetta lista ma contenenti segni grafici di interpunzione (punti fermi o lineette) alla fine dello scritto;
- 7 schede contenenti segno grafico sul simbolo della lista n. 1 “Comunità e Identità”, simile, ma comunque identificabile come un segno di croce;
- 4 schede riportanti il segno grafico sul simbolo della lista n. 1 “Comunità e Identità”, con nominativo di voto di preferenza di candidati della suddetta lista ma nel riquadro corrispondente a quello della lista n. 2 e cancellato dall’elettore;
- 7 schede riportanti il segno grafico sul simbolo della lista n. 1 “Comunità e Identità” e l’espressione del voto di preferenza di candidati appartenenti alla lista n. 2 nel corrispettivo apposito riquadro di suddetta lista”.